Crotone, arrestato richiedente asilo: inneggiava a stragi sui social

L'uomo, un 29enne di origine irachena, istigava alcuni inquilini del Centro Sprar a unirsi all'Isis

La polizia di Crotone ha concluso questa mattina una complessa operazione antiterrorismo che ha portato all’arresto di un 29enne di origine irachena, H. A. H., ritenuto responsabile del reato di associazione con finalità di terrorismo internazionale e istigazione a delinquere. Le indagini, coordinate dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, diretta dal Procuratore Capo Nicola Gratteri, sono state condotte dai poliziotti della Digos di Crotone e hanno permesso di riscontrare come l'uomo, richiedente asilo, istigasse alcuni inquilini del Centro Sprar di Crotone a partecipare all’organizzazione dello Stato islamico e a effettuare atti violenti con finalità terroristiche. L’attività di proselitismo veniva svolta fornendo notizie, chiarimenti e materiali sullo Stato islamico e le sue finalità.  e indagini, inoltre, hanno permesso di captare una conversazione nella quale l’indagato riferisce alla sorella che, nonostante qualcuno gli avesse chiesto di rientrare nel suo paese d’origine per prendere parte alla “guerra santa”, la sua condivisione ai principi della Jihad, lo avrebbero spinto a rimanere in Italia per “redimere gli infedeli”, riferendo espressamente che “a queste persone dovrebbe essere tagliata la gola”.

Per la polizia di Stato il giovane "in più occasioni ha apertamente manifestato la propria appartenenza all'Isis", condividendo "i principi più radicali della religione islamica, nonché delle modalità terroristiche di imposizione degli stessi". Su Facebook postava filmati riconducibili al Califfato Islamico con l'intento, secondo gli investigatori, di coinvolgere potenziali interessati. Sempre sul social il 29enne inneggiava alle stragi rivendicate da Daesh in tutto il mondo, tra cui l'attentato dello scorso 22 maggio a Manchester.

Secondo la ricostruzione della Digos di Crotone per l'attentato a Manchester il 29enne avrebbe esultato davanti ad altro coinquilino del centro Sprar in cui si trova ospite, inneggiando alla Jihad con le usuali frasi pronunciate in occasione di atti terroristici e di martirio. "Le convinzioni religiose riconducibili all'Islam più radicale condivise da H. A. H. emergono nella fattiva condivisione con i predetti di filmati inneggianti all'estremismo islamico, che glorificano la bandiera dell'Isis e la perpetrazione di attentati, e nella sollecitazione dell'interesse dei suoi interlocutori sullo Stato Islamico, fornendo loro chiarimenti e notizie circa la natura e le 'giuste' finalità dello stesso", si legge in una nota della polizia di Stato.