25 aprile, Mattarella: Ricordiamo senza odio e senza rancore

A Roma il ricordo della Liberazione sfila in cortei divisi. A Milano tensioni tra antifascisti e militanti di destra

Festa di Liberazione divisa quella che si celebra oggi a Roma. A nulla sono valsi gli appelli del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e quelli di tante forze politiche: Associazione nazionale partigiani e Comunità ebraica ricordano il 72esimo anniversario della liberazione dal nazifascismo in luoghi diversi della città. Le celebrazioni ufficiali si sono aperte con il ricordo istituzionale al Vittoriano: alle 9 il presidente della Repubblica Mattarella e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, hanno depositato una corona all'Altare della patria. La sindaca Virginia Raggi è stata invece al Forte Bravetta, periferia sud ovest della città, dove ha aperto le celebrazioni della giornata prima di spostarsi in centro per seguire, insieme ai rappresentanti della Regione Lazio, entrambi le manifestazioni in programma.

DIVISIONI A ROMA. Al corteo promosso dall'Anpi, che come da tradizione terminerà a Porta San Paolo, non è presente la Comunità ebraica, come già lo scorso anno: motivo della rottura la presenza di associazioni e militanti filo palestinesi.  A superare le divisioni non è bastato neanche l'appello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che nel ricevere al Quirinale gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, ha sottolineato: "Giornate come questa ci riconducono alle origini della democrazia e della nostra convivenza, al sacrificio dei tanti che persero la vita per la libertà, per ridare all'Italia la sua dignità, Questi giorni riportano a sacrifici e a momenti storici incancellabili". "Tante storie personali hanno fatto in quel periodo la storia nazionale – ha aggiunto Mattarella – e costituiscono la base della nostro presente".