Taxi, l’accordo approvato dalla maggioranza dei sindacati

Tassisti prudenti non vanno oltre un 'vediamo' il giorno dopo l'intesa

La maggioranza delle sigle dei tassisti ha approvato l'intesa raggiunta ieri sera al ministero dei Traporti. Lo riferisce Uritaxi in una nota, nella sede della quale si è svolta stamane l'assemblea per discutere del tema. "Si è svolta oggi a Roma – si legge nel comunicato – presso l'Auditorium del 3570, la programmata assemblea nazionale della categoria taxi, con la presenza di delegazioni di categoria provenienti delle più grandi città italiane. Dopo ampia e articolata discussione sulle problematiche del settore, è stato letto il documento già sottoscritto, con riserva, dalle organizzazioni sindacali presenti alla riunione di ieri e dal Ministero. L'assemblea, che ha visto la partecipazione di migliaia di tassisti, ha approvato il documento con soli tre voti contrari e dato mandato alle organizzazioni di categoria di costruire i contenuti di una proposta attuativa dello schema di decreto ministeriale e di decreto legislativo che, mantenendo i fondamentali principi della Legge 21/92, regolamentino gli aspetti declinati nel documento sottoscritto al ministero".

DELRIO: STATO SERIO DA' DIRITTI. "Abbiamo ripristinato la regolarità del servizio e contestualmente abbiamo preso l'impegno di una riforma seria che non si può fare con delle proroghe. Uno Stato serio dà diritti a tutti, a quelli che hanno investito nel loro lavoro e ai cittadini che devono potersi utilizzare le innovazioni". Lo ha detto il ministro dei Trasporti Graziani Delrio al Tg1, commentando l'intesa raggiunta ieri con i rappresentanti dei tassisti. Quella individuata è stata una soluzione "senza cedere alla piazza", ha sottolineato.

LANZILLOTTA: OTTIMA SOLUZIONE. "#taxi Al Mit ottima soluzione. Si accelerano regole per tutti, taxi, ncc ed Uber. Obiettivo milleproroghe era proprio questo. Ora basta rinvii". Lo scrive su Twitter la senatrice Pd Linda Lanzillotta, firmataria dell'emendamento al Milleproroghe contestato dai tassisti.

TASSISTI PRUDENTI DOPO INTESA. Il giorno dopo le proteste che hanno paralizzato Roma i taxi tornano a popolare le strade della Capitale. Una giornata di lavoro a pieno ritmo anche perché, ironia della sorte, uno sciopero di quattro ore dei mezzi pubblici dalle 8.30 alle 12.30 ha reso il loro servizio ancora più necessario. Una corsa diventa così un'occasione di confronto fra il cliente e le sue problematiche ed il tassista. Da parte di quest'ultimi c'è voglia di parlare e di spiegare le loro ragioni.

"La gente comune pensa che io guadagno un sacco di soldi. La verità e che io ho pagato per lavorare visto che la licenza costa circa 150mila euro. Praticamente come fare un mutuo per una casa", spiega chi ci ha trasportato per le vie di Roma. "A fine mese guadagno lo stipendio medio di un lavoratore dipendente ed a casa lavora anche mia moglie altrimenti non riuscirei a mantenere i miei figli". Sugli incidenti occorsi durante la manifestazione il tassista stigmatizza: "questi fatti rischiano di farci passare dalla parte del torto mentre abbiamo ragione", spiega. Allo stesso tempo però non va oltre un "vediamo" rispondendo alla domanda sull'eventuale soddisfazione per l'accordo raggiunto ieri.

La rabbia della gran parte dei tassinari non è tanto contro Uber che "deve essere regolamentato" ma soprattutto contro gli Ncc e quelle che in gergo vengano chiamate le 'licenze burine' ovvero autorizzazioni prese in piccoli comuni a costi contenuti che poi, illegalmente, vengono però utilizzate per effettuare il servizio all'interno della Capitale. "Noi abbiamo un tassametro e regole precise – si sfoga il tassista – quando si sale sul mio mezzo la spesa è certificata. Mentre 'loro' (gli Ncc, ndr) fanno gli accordi sottobanco con i portieri dei grandi alberghi e spennano i turisti stranieri con tariffe spropositate". A destinazione ci si saluta con un 'buon lavoro': "Speriamo" la risposta sorridente del tassista.