I soccorritori hanno individuato complessivamente 10 persone all'Hotel Rigopiano, e da ieri mattina ad ora ne sono state estratte 5. Gli ultimi 3 estratti, a quanto si apprende, sono tutti bambini. E' stato subito attivato l'elisoccorso per trasportarle in ospedale. I superstiti erano, stando a quanto si apprende, sotto un solaio. I vigili del fuoco hanno preso contatti con loro e ci stanno parlando. Una donna, estratta viva, è già stata trasportata in ospedale a Pescara. Altri elicotteri si stanno portando verso l'albergo. Si sta attuando una sorta di staffetta tra Pescara, Penne e l'hotel.
BAMBINI STANNO BENE. Samuele Di Michelangelo, Edoardo Di Carlo e Ludovica Parete, i tre bambini estratti dalle macerie dell'Hotel Rigopiano sono arrivati in ospedale a Pescara poco dopo le 21.30 di ieri sera. Le loro condizioni, riferiscono fonti ospedaliere, sono buone. In ospedale da questa mattina c'è anche Gianfilippo Parete, 7 anni, fratello di Ludovica e figlio di Giampiero Parete, l'uomo che aveva lanciato l'allarme subito dopo la valanga.
SEGNALI DI UNA SETTIMA PERSONA. Vi sono segnali da una settima persona che potrebbe essere ancora viva sotto le macerie dell'hotel Rigopiano. Lo riferisce Luca Cari, responsabile della comunicazione dei Vigili del Fuoco.
IDENTIFICATE 2 VITTIME. Gabriele D'Angelo, cameriere dell'hotel Rigopiano, e Alessandro Giancaterino, capo dei camerieri e del bar dell'albergo, sono le due vittime finora identificate dai soccorritori. Ieri era stato confermato il decesso di due persone, ma non era stata divulgata la loro identità. La morte di Gabriele D'Angelo, volontario della locale Croce rossa, ha sconvolto diversi soccorritori presenti nel centro di coordinamento allestito al Palazzetto dello Sport di Penne. Questi amici, spesso in lacrime, si sono abbracciati per darsi conforto.
CURCIO: 5 ANCORA DA ESTRARRE. "Cinque sopravvissuti sono stati tirati fuori, cinque sono ancora da estrarre. Ci sono 8mila operatori al lavoro per il ripristino dell'energia e l'invio degli aiuti" ha detto il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, durante un punto stampa a Rieti. "Proseguirà anche stanotte – spiega la protezione civile in una nota – con particolare attenzione alle misure per garantire la sicurezza degli operatori in un contesto tecnico particolarmente complesso, l'impegno nelle operazioni di ricerca e soccorso all'hotel Rigopiano nel comune di Farindola, in provincia di Pescara". Nella giornata di oggi sono state raggiunte, anche grazie all'impiego di venti elicotteri, numerose frazioni isolate per portare assistenza o per allontanare le persone in situazioni di rischio, attività che proseguirà secondo le esigenze anche nelle prossime ore.
HOTEL DISTRUTTO. L'hotel, a una cinquantina di chilometri da Pescara, 1200 metri di altitudine, non c'è più. E' stato travolto da una valanga con un fronte di 300 metri, causata dalle scosse di terremoto che hanno colpito di nuovo il Centro Italia. Lì sotto, però, ci sono ancora dispersi una ventina di persone, tra cui 4 bambini. I cani purtroppo non hanno dato segnali positivi, cioè non hanno rilevato alcuna presenza. Ed è polemica sul ritardo dei soccorsi. "C'è tempo per capire esattamente come sono andate le cose, ci sono le autorità competenti per accertare le responsabilità. Ora dobbiamo preoccuparci dei soccorsi", le parole del viceministro Filippo Bubbico, inviato del governo sul posto per seguire le operazioni di soccorso dopo la valanga che ha travolto l'Hotel Rigopiano di Falindola, nel pescarese.
Il Consiglio dei ministri, per far fronte alle emergenze di terremoto e maltempo che hanno colpito il Centro Italia, ha stanziato 30 milioni.
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LE VITTIME ACCERTATE. Due, al momento, le vittime accertate, altre due quelle per cui si attende la conferma ufficiale. Due persone sono state invece estratte vive dalla neve e portate in ospedale. Una è Giampiero Parete, 38 anni, residente a Montesilvano. E' stato lui a chiamare i soccorsi. "E' arrivata la valanga – ha riferito ai sanitari – sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire". E' stato ricoverato in ipotermia all'ospedale di Pescara, ma le sue condizioni non sono gravi. Salvo anche Fabio Salzetta, manutentore dell'hotel. Al momento della valanga era all'esterno per controllare il funzionamento della caldaia.
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