Papa Francesco ha voluto appellarsi alla fraternità, come unico strumento per vincere l'odio. In un clima di compassione e affetto Bergoglio ha accolto in Aula Paolo VI i familiari delle vittime dell'attentato avvenuto lo scorso 14 luglio a Nizza, in cui hanno perso la vita tanti bambini. Circa mille le persone, compreso il sindaco della città della Costa Azzurra, Christian Estrosi, e il vescovo monsignor André Marceau, sono stati invitati all'incontro con il Papa. "Desidero condividere il vostro dolore, un dolore che si fa ancora più forte quando penso ai bambini, persino a intere famiglie, la cui vita è stata strappata all'improvviso e in modo così drammatico – dice il Pontefice – A ciascuno di voi assicuro la mia compassione, la mia vicinanza e la mia preghiera".
Poi Bergoglio ha lanciato l'appello sulla necessità di un dialogo sincero e fraterno tra le persone in particolare tra quanti confessano un Dio unico e misericordioso. "Quando la tentazione di rispondere all'odio con l'odio e alla violenza con la violenza è grande, un'autentica conversione del cuore è necessaria". Francesco ha poi concluso con una preghiera affinché "si costruisca una società giusta, pacifica e fraterna".