Appalti pilotati a Caserta, in manette presidente Provincia

Coinvolti numerosi sindaci e imprenditori, nel mirino la gestione dei rifiuti. L'assunzione di amici in cambio dell'assegnazione

Scandalo appalti pilotati in provincia di Caserta. La guardia di finanza e i carabinieri hanno arrestato 20 persone su ordine del gip di Santa Maria Capua Vetere: si tratta di amministratori locali, pubblici funzionari e noti imprenditori. Le indagini hanno consentito di portare alla luce un vero e proprio sistema criminale finalizzato all'assegnazione illecita di appalti milionari in diversi Comuni del casertano. Tra i nomi illustri ci sarebbero numerosi sindaci, un capo della polizia municipale e soprattutto Angelo Di Costanzo, oggi presidente della Provincia di Caserta in quota Forza Italia. Una serie di "utilità" in cambio di assegnazioni di appalti milionari nel settore dello smaltimento dei rifiuti, questa l'accusa. Secondo la guardia di finanza, che ha seguito l'indagine, avrebbero ottenuto l'assunzione di amici e parenti, oltre a buoni benzina, auto di lusso e altri regali, in cambio dell'assegnazione degli appalti a una ditta della zona che si occupa di smaltimento rifiuti, il 'Gruppo Termotetti'.

Il presidente della provincia di Caserta, Angelo Di Costanzo (Forza Italia), è anche sindaco di Alvignano, Comune dove sono stati arrestati l'assessore all'Ambiente e il comandante della polizia municipale. Custodia cautelare anche per Vincenzo Cappello, sindaco di Piedimonte Matese del Pd, per l'ex sindaco del Comune di Casagiove Elpidio Russo e per Pietro Andrea Cappella, presidente del consorzio di bonifica Sannio-Alifana.