L'esposto presentato da Fratelli d'Italia lo scorso 2 settembre potrebbe diventare una nuova tegola giudiziaria per la giunta guidata da Virginia Raggi. La procura di Roma ha avviato un'indagine, come atto dovuto, sulla base della denuncia legata alla vicenda della nomina di Carla Raineri a capo di Gabinetto di Roma Capitale e del suo compenso per tale incarico dal quale poi si è dimessa. Stando a quanto riportato nel documento, "l'amministrazione capitolina, nella deliberazione 14/2016" sarebbe "incorsa nel vizio di legittimità in violazione" tra l'altro del Regolamento sull'ordinamento degli Uffici e servizi dell'Ente, oltre che "nel vizio di motivazione dell'atto amministrativo ex articolo 3 legge numero 241/1990". Tale comportamento avrebbe portato a "un danno erariale quantificato in una quota non individuata dell'indennità ad personam riconosciuta alla consigliera Raineri ed ad una quota aggiuntiva pari al 20% del compenso attribuitogli, nella parte in cui questo non risulta collegato e non collegabile agli eventuali risultati positivi raggiunti dalla stessa professionalità nello svolgimento dell'incarico". La deliberazione del 5 agosto 2016 prevedeva, secondo quanto riportato nell'esposto, un compenso per la dirigente di 193.000 euro annui.