Il Papa ad Auschwitz: Signore, perdona così tanta crudeltà

Bergoglio ha attraversato a piedi da solo l'arco d'ingresso del campo sotto la scritta 'Arbeit macht frei'

"Signore abbi pietà del tuo popolo, Signore perdona per tanta crudeltà". Lo ha scritto Papa Francesco sul libro d'Onore del campo di concentramento di Auschwitz. Il pontefice ha visitato Auschwitz e Birkenau. A Oswiecim, lo hanno accolto il sindaco della città e il vescovo di Bielsko-Zywiec. Il presidente del pontificio consiglio per l'unità dei cristiani, cardinale Kurt Koch, si integra nel seguito papale per la visita nei campi.

Bergoglio ha attraversato a piedi da solo l'arco d'ingresso del campo di Auschwitz, sotto la scritta 'Arbeit macht frei' (Il lavoro rende liberi) e ha pregato in silenzio per diversi minuti nella piazza dell'appello, dove avveniva l'impiccagione dei prigionieri, accanto al muro della morte, dove i prigionieri venivano fucilati.

Il Pontefice ha poi deposto una candela accesa donata da un ebreo sopravvissuto davanti all'ingresso del Blocco 11, e fa tappa nella cella della fame, la cella del martirio di padre Massimiliano Kolbe, offertosi di morire in cambio di un padre di famiglia accusato di cospirazione. Nel corso della commovente visita il Papa ha incontrato individualmente 10 superstiti.

Papa Francesco si è poi spostato a Birkenau, accolto dalla premier polacca. Nonostante ci siano più di mille ospiti, per tutto il momento della preghiera nel campo c'è stato un silenzio surreale. Il Papa è passato da solo davanti ad alcune lapidi commemorative e si è raccolto in preghiera. Quindi ha acceso una lampada. Il silenzio è stato rotto dal canto, in ebraico, del salmo 130 (De profundis) del rabbino capo della Polonia.