'Tanti auguri a te', canta la piazza. Lui ringrazia e risponde "auguri alla città". Sono quasi le 20 quando Luigi de Magistris, rieletto sindaco di Napoli, si fa largo tra la folla per percorrere il breve tratto che separa il portone di palazzo San Giacomo dal palco del track di piazza Municipio, dove ha organizzato la festa per la vittoria. "Ieri guardando la tv sembrava che a Napoli non fosse successo niente, e non hanno visto ancora niente – dice de Magistris in napoletano – stanno arrivando i napoletani", continua facendo il verso al coro anti Napoli dei tifosi allo stadio.
"Dobbiamo dimostrare cosa siamo capaci di fare", ha detto ringraziando poi i militanti dell'ex Opg occupato che avevano attivato il 'controllo popolare' fuori dai seggi. "Oggi siamo più forti, non pesa più tutto sulle spalle del sindaco. C'è tanta gente in campo, e più nessuno metterà il guinzaglio alla città. Alle assemblee popolari, ai territori verrà consegnata la possibilità di influenzare anche le decisioni del sindaco. Nuje scassamm'", dice in napoletano.
Tanti gli striscioni arancioni, il colore della prima campagna elettorale di de Magistris, in piazza anche le bandiere dei Verdi, dei borbonici, di Mo, di Rifondazione, del partito del Sud e striscioni di quartieri di periferia. "Per 150 anni ci avete rotto le scatole, ci avete detto quello che dovevamo fare, ora basta, Napoli decide Napoli, ogni quartiere decide per sé con il sindaco. Grazie al lavoro, alla lotta, alla rivoluzione, al popolo. Le periferie saranno il centro della città, il centro del riscatto umano e morale", ha promesso. Infine il ringraziamento: "Se oggi abbiamo vinto e perché ci siete voi, non ci arrendiamo, non ci avrete mai, viva Napoli, Napoli liberata".