Abusi su figlia 11enne dei vicini: arrestato maestro di musica

E' successo in provincia di Pavia. L'uomo è accusato di violenza e detenzione di materiale pedopornografico

Un maestro di musica ha abusato di una bambina di 11 anni, figlia dei nuovi vicini di casa. Per questo motivo la polizia locale di Milano ha arrestato il 41enne R. D. L'uomo, residente in provincia di Pavia, è accusato di violenza sessuale contro minore e detenzione di materiale pedopornografico. Le indagini del Nucleo tutela donne e minori, coordinate dal comandante Antonio Barbato, erano state avviate lo scorso aprile in seguito alla denuncia del compagno della madre della vittima, anche lui agente di polizia locale.

Poco tempo fa la famiglia della bambina si era trasferita in provincia di Pavia, in una villetta a schiera proprio accanto a quella dell'arrestato. Per presentarsi a tutti i vicini avevano organizzato una festicciola, invitando anche il maestro di musica, che vive da solo.

Spiega la polizia in un comunicato che tra i familiari dell'11enne e l'arrestato "era stata stretta un'amicizia con scambio delle chiavi di casa e frequenti cene comuni. Cresciuta la fiducia, la bambina veniva talvolta affidata all'uomo e tale era confidenza e l'affetto che lei lo chiamava 'zio'". Questo è avvenuto fino allo scorso aprile, quando qualcosa è cambiato. La piccola ha confidato alle compagne di classe strani atteggiamenti dell'uomo, tra chi richieste di carezze intime, baci e bagni nella vasca insieme, e ricatti morali in caso di rifiuto. Le compagne le hanno suggerito di parlarne con la maestra e quest'ultima con i genitori. La bambina ne ha parlato anche con il compagno della madre, agente di polizia locale di Milano, che ha fatto immediatamente denuncia. 

Le indagini a carico di R.D. sono state disposte dal pm di Pavia Andrea Zanoncelli e passate per competenza al pm di Milano Cristian Barilli. Il 10 giugno la Polizia locale aveva eseguito l'arresto, perquisendo l'abitazione del 41enne e analizzando i suoi pc e telefoni cellulari. "L'aiuto della scuola e delle amiche della vittima, l'immediata denuncia, la rapidità e la delicatezza delle indagini hanno permesso di portare immediatamente alla luce un reato odioso. Il tessuto sociale e le istituzioni hanno saputo fare fronte comune in difesa del minore" dichiara in una nota il comandante Antonio Barbato.