L’allarme dei geriatri: In Europa 40 milioni di anziani maltrattati

In Italia uno su tre è vittima di una forma di violenza

In occasione della Giornata mondiale contro gli abusi sugli anziani, che si celebra oggi, i geriatri lanciano l'allarme: ogni anno in Europa circa 40 milioni di anziani subiscono abusi, maltrattamenti e violenze fisiche e psicologiche. Si tratta di oltre 10mila casi al giorno, ma sono episodi tuttora sottostimati, poco noti e spesso non denunciati. Se ne discuterà al convegno 'Dignità della persona anziana e qualità della cura. Una sfida ad abuso e contenzione', organizzato dalla società italiana di gerontologia e geriatria (SIGG) con il sostegno della Conferenza episcopale italiana (Cei), a Roma il 22 giugno. I geriatri propongono di migliorare la formazione di medici e operatori per riconoscere i casi di abuso, diffondere le cure palliative per la dignità del fine vita e ritrovare un atteggiamento di rispetto nei confronti delle persone più fragili.

In Italia un anziano su tre è vittima di una forma di violenza: 2,9 milioni over 65 sono sottoposti a maltrattamenti psicologici, 600mila subiscono truffe finanziarie, 400mila vengono maltrattati fisicamente, 100mila sono oggetto di abusi sessuali. In aumento anche la contenzione fisica o farmacologica degli anziani: secondo un'indagine della IPASVI – Federazione Nazionale Collegi Infermieri, il 68,7% degli anziani residenti in RSA è sottoposto a contenzione fisica. Ma si stima una percentuale addirittura maggiore per la contenzione farmacologica. Ad alto rischio soprattutto i più poveri, chi è poco istruito, i pazienti con disabilità cognitive e le donne, con pericoli che si corrono nella propria casa: badanti, vicini di casa e operatori sanitari sono i più frequenti responsabili di aggressioni fisiche e psicologiche, in due terzi dei casi l'aguzzino è addirittura un membro della famiglia.

"La cronaca saltuariamente denuncia episodi di violenze a carico di anziani, ma si tratta della punta di un iceberg – spiega Nicola Ferrara, presidente SIGG – la discriminazione degli anziani, la tolleranza della violenza, la mancata coesione fra generazioni e le disuguaglianze di genere creano in qualche misura i presupposti per abusi e maltrattamenti sugli over 65. Inoltre il progressivo invecchiamento della popolazione e l'aumento del numero di anni trascorsi in una condizione di dipendenza, ma soprattutto la riduzione dell'ampiezza e della forza delle reti familiari, accentuata dalla crisi economica, sono tutti fattori che incrementano la fragilità degli anziani e quindi il pericolo di essere vittime di abusi di ogni genere. Le violenze possono essere sia fisiche che psicologiche, ma possono anche prendere la forma di sfruttamento economico, abbandono e soprattutto di disattenzione (come denutrizione, disidratazione, scarsa igiene, indumenti indecorosi)".

"Purtroppo – conclude – si tratta di un problema poco noto, sottovalutato e sottostimato: una realtà sfuggente, anche se in continuo aumento visto che secondo alcune analisi l'incremento dei casi è pari al 150% in dieci anni".