Il video sadomaso che risulta essere stato visto dal pc portatile in uso alla famiglia Bossetti "era solo un banner, non una ricerca diretta". Lo ha ricordato l'avvocato Paolo Camporini nel corso della sua arringa la processo a carico di Massimo Bossetti, accusato di aver ucciso la 13enne Yara Gambirasio. Il legale ha sottolineato che si trattava di "un suggerimento" che il sito aveva fatto a chi in quel momento stava davanti allo schermo, che si è limitato a cliccare e aprire il filmato, anche se non ci sono prove che poi lo abbia effettivamente visto. "Anche se vado sul sito di Tgcom – ha aggiunto il difensore – si aprono dei banner, anche se di tutt'altro genere". Il legale ha precisato ancora una volta che non solo il muratore di Mapello guarda video osè sul computer, ma lo faceva anche la moglie Marita sia con lui che da sola.
"Questo omicidio non è un delitto normale, è stato commesso da un sadico" e Massimo Bossetti non lo è, sostengono inoltre i legali. "Ci hanno detto che questo è un omicidio a sfondo sessuale – ha spiegato – ma la vittima non ha un graffio" e anche la posizione in cui è stato trovato il cadavere nel campo di Chignolo d'Isola non coincide con questo tipo di reati. Non solo. "Secondo i testi dell'Fbi, recepiti dalla nostra polizia di Stati, gli omicidi a sfondo sessuale sono di due tipi: organizzati e disorganizzati e questo è disorganizzato perché non c'è pianificazione".
Il profilo del killer in grado di commettere questo tipo di delitto, tracciato dagli investigatori americani, però, noi coincide con Bossetti. "I testi parlano di quoziente intellettivo basso – ha spiegato il legale – mentre tutti dicono che Bossetti è intelligente scaltro". Senza contare che l'omicida descritto dall'Fbi normalmente è "disoccupato, ha pensieri intrusivi e soffre di stress, ha abitudini notturne, mantre l'imputato stava sempre a casa. È rissoso, ma Bossetti non litigava nemmeno con il gatto". Nulla, insomma, coinciderebbe con il profilo del sadico, che è "un bruto, un rozzo" mentre Bossetti non lo è.
L'omicidio di Yara, invece, per i legali del carpentiere, "è un'azione simbolica" anche perché il segno inciso sul corpo di Yara è tipico della ginnastica ritmica e "come ci hanno detto in aula le maestre dell'agonistica, significa esercizio eseguito senza mani".