E' stata ribattezzata "Maqueda" l'operazione della Polizia di Stato, in corso dall'alba, capace di sgominare un gruppo criminale attivo nel quartiere Ballarò di Palermo. I poliziotti, circa un centinaio impiegati nell'operazione, hanno eseguito numerosi provvedimenti di fermo disposti dalla Direzione distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo: destinatari diversi soggetti che sono accusati di far parte, a vario titolo, di un gruppo che teneva sotto controllo una parte del quartiere palermitano e responsabile di decine di reati aggravati dal metodo mafioso e dalla discriminazione razziale, vicini alle famiglie mafiose di “Palermo Centro”.
Il gruppo criminale aveva da tempo imposto un controllo sul territorio del centro storico di Palermo, terrorizzando i commercianti stranieri. I reati contestati, dopo le indagini della Squadra Mobile, sono tentato omicidio, estorsione, incendio, rapina, violenza privata e lesioni personali tutti perpetrati ai danni di commercianti extracomunitari prevalentemente del Bangladesh. La svolta è arrivata dopo il fermo di Emanuele Rubino per il tentato omicidio di un giovane gambiano Yusupha Susso, ferito, lo scorso 4 aprile, con un colpo d’arma da fuoco alla testa ritenuto “colpevole” di avere reagito all’ennesimo atto di sopraffazione.