E' stata notificata nel carcere di Poggioreale a Napoli a Raimondo Caputo, 44 anni, l'ordinanza di custodia cautelare per omicidio volontario e violenza sessuale emessa dal gip su richiesta della procura di Napoli nord in relazione alla morte della piccola Fortuna Loffredo. Secondo quanto spiega la Procura l'uomo era già detenuto perché indagato per il reato di violenza sessuale aggravata ai danni di minore. Nelle corse delle indagini è merso che l'uomo il 24 giugno 2014 avrebbe costretto la piccola salire sul terrazzo all'ottavo piano per poi lanciarla nel vuoto, "probabilmente a seguito del rifiuto del minore di subire l'ennesima violenza sessuale". L'uomo avrebbe costretto la bimba a subire ripetuti atti sessuali e avrebbe sessualmente abusato di altre due minori, una delle quali compagna di gioco di Fortuna. L'indagine in questione aveva portato a provvedimenti cautelari nei confronti di Caputo e della moglie per violenza sessuale aggravata nei confronti di una bimba di 12 anni.
L'uomo era già noto alle forze dell'ordine per precedenti di abusi sessuali. Lo conferma a LaPresse il legale della famiglia Loffredo, Angelo Pisani. L'uomo era il compagno della madre di un'altra vittima, Antonio Giglio, il bambino di 3 anni caduto dalla finestra di casa sua nel 2013 "Ci auguriamo che la giustizia non abbia nessuna pietà nei confronti di questi criminali. La tragedia di Fortuna ha salvato tanti altri bambini: infatti abbiamo scoperto altri 4 casi di minori abusati. Il nostro obiettivo è andare fino in fondo e arrivare a sentenza", ha aggiunto il legale.
MOLOTOV CONTRO CASA COMPAGNA. Dopo il clamore suscitato in mattinata dalla notizia dell'arresto di Raimondo Caputo, ignoti hanno tentato di dare fuoco con una molotov alla sua abitazione. E' successo intorno a mezzogiorno: contro una delle finestre della casa della compagna dell'uomo è stata lanciata una bottiglietta incendiaria, contenente liquido infiammabile. Sul fatto indagano i carabinieri di Caivano e quelli di Casoria.
Nella casa, nel Parco Verde di Caivano (Napoli), l'uomo viveva con la sua compagna, vicina di casa della famiglia della piccola Fortuna. La donna è agli arresti domiciliari perché accusata, insieme con il compagno, di abusi sessuali nei confronti di una delle sue figlie.