Fausta Bonino l'infermiera di Piombino arrestata il 31 marzo scorso con l'accusa di aver ucciso tredici pazienti ricoverati nel reparto rianimazione dell'ospedale Villamarina, è stata scarcerata ieri su decisaione del tribunale del riesame di Firenze. Come ha confermato l'avvocato dell'infermiera, Cesarina Barghini, Fausta Bonino ha lasciato il carcere Don Bosco di Pisa.
L'arresto della donna era avvenuto appunto sul finire di marzo ad opera dei carabinieri del Nas di Livorno, coadiuvati da militari del comando provinciale, che avevano eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Livorno Antonio Pirato nei confronti dell'infermiera e un decreto di perquisizione. L’infermiera è ritenuta responsabile del reato di omicidio volontario continuato, avvenuto negli anni 2014 e 2015, nei confronti di 13 pazienti tutti ricoverati, a vario titolo e per diverse patologie, presso l’unità operativa di anestesia e rianimazione dell’Ospedale civile di Piombino.
La donna è sposata e ha due figli, da circa 20 anni lavorava nel reparto di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale di Piombino. Il Nas avevaa spiegato che soffre di depressione e che è stata in cura da uno specialista. Nell'ottobre 2015 è stata spostata di reparto. Il Nas l'aveva arrestata all'aeroporto di Pisa mentre rientrava da una vacanza con il marito. Secondo le indagini, l'infermiera era sempre presente nei turni in cui veniva somministrata ai pazienti 'Eparina' o in quantità eccessive o anche senza che fosse prescritta. L'infermiera è stata incastrata da intercettazioni ambientali e dal materiale sequestrato durante le perquisizioni all'ospedale e nella sua casa. >