Milano, abusa di figlia 20enne da 12 anni: la pagava 3 euro

Arrestato un taxista milanese di 56 anni. Le violenze iniziate quando la giovane era una bimba di 8 anni

Un taxista milanese di 56 anni è stato arrestato dalla polizia di Stato, con l'accusa di aver abusato della figlia 20enne da quando aveva 8 anni fino a poche settimane fa. L'uomo, accusato di violenza sessuale aggravata e induzione alla prostituzione, è stato arrestato dagli agenti del commissariato Porta Genova, coordinati dal dirigente Ottavio Aragona, a seguito di un'indagine durata circa un mese. La ragazza, infatti, ha sporto denuncia solo di recente nei confronti del padre, che da anni la obbligava ad avere rapporti sessuali con lui, e l'aveva quasi convinta che questo facesse parte dei normali scambi di affetto tra padre e figlia. Le violenze erano iniziate quando circa 12 anni fa la madre, da tempo in cura per problemi psichici, ha lasciato il marito e i due figli. Oltre alla ragazza di 20 anni, infatti, la coppia ha anche un figlio di 18 anni, che non ha mai subito le attenzioni del padre. Le violenze sulla figlia, invece, sono continuate nel tempo e sono entrate a far parte della routine.

 

L'uomo aveva addirittura iniziato a "pagare" la figlia da quando aveva 14  anni con piccole somme di denaro – la "tariffa" era di 3 euro per ogni rapporto – o con piccoli regali come un modem per il computer. La pressione che l'uomo esercitava sulla figlia era costante ed era aumentata da quando aveva capito che la ragazza stava iniziando a raccontare agli amici quello che stava accadendo tra le mura di casa. Non solo l'uomo le controllava email e telefono, ma aveva anche minacciato di fare del male a tutti coloro con i quali si fosse confidata. Solo nel giugno del 2015 la ragazza è riuscita a rompere la cortina di silenzio che il padre era risuscito a creare attorno a lei e aveva trovato la forza di confidarsi con la preside della scuola superiore che frequentava, la quale l'aveva spinta a rivolgersi alla polizia. Consiglio che la ragazza ha messo in atto solo un mese fa, quando con un'amica si è recata al commissariato di Porta Genova per denunciare tutto.