Le vittime australiane di pedofilia da parte di preti che si trovano a Roma dopo avere ascoltato a Roma la testimonianza del cardinale australiano George Pell hanno chiesto di incontrare papa Francesco prima di ripartire venerdì per l'Australia. Il cardinale, prefetto agli Affari economici del Vaticano, per tre giorni ha reso le sue dichiarazioni da Roma collegandosi in videoconferenza con la Reale commissione d'inchiesta dell'Australia sulla risposta istituzionale agli abusi, dal momento che aveva saputo di non potersi recare in Australia per motivi di salute. E circa 15 vittime degli abusi si sono recate a Roma per assistere personalmente alla deposizione.
"Si tratta di bambini. Bambini che hanno subìto abusi e danni in passato… vorremmo chiedere un incontro per discutere dell'impegno per i bambini del passato e i bambini del futuro, per applicare sistemi mirati a che questo non si ripeta mai più", si legge nel documento diffuso dalle vittime a Roma durante una pausa della testimonianza di Pell, documento che riferiscono di avere inviato al pontefice via fax. Nel corso della testimonianza Pell, che ha detto di avere il pieno sostegno di papa Francesco, ha affermato che la Chiesa ha fatto "enormi errori" e "scelte catastrofiche" rifiutandosi di pedofilia e trasferendo i preti coinvolti di parrocchia in parrocchia. Pell ha ammesso che avrebbe "potuto fare di più", dal momento che ha spiegato di non avere mai riferito a dei superiori negli anni '70 dei rumors su abusi sessuali commessi da religiosi su bambini, e ha aggiunto che un alto membro del clero gli mentì per coprire i casi. Pell in persona non è accusato di abusi e si è scusato due volte per la risposta lenta da parte della Chiesa.
Lo scandalo degli abusi sessuali da parte del clero venne allo scoperto nel 2002, quando emerse che vescovi della zona di Boston che ne erano responsabili venivano spostati di parrocchia in parrocchia anziché essere sospesi. Da allora scandali simili sono stati scoperti in giro per il mondo e sono stati pagati decine di milioni di dollari di risarcimenti. L'audizione di Pell è cominciata la stessa sera in cui il film 'Spotlight', che parla dell'inchiesta del Boston Globe sul sistema di pedofilia nella Chiesa di Boston, ha vinto l'Oscar come miglior film.