Lombardia, Rizzi: Con i ‘soldi grossi’ mi pago il mutuo

Nel corso delle perquisizioni a casa del consigliere, i carabinieri hanno trovato 15mila euro in banconote da 500

Quindicimila euro in banconote da 500. "Pezzettoni" tenuti in mansarda. Li hanno trovati i carabinieri di Milano perquisendo la casa del consigliere regionale lombardo ed ex senatore leghista Fabio Rizzi dopo il suo arresto.
E' quanto emerge dalle indagini sulla sanità lombarda coordinate dal pm di Monza Manuela Massenz, che ha portato a una raffica di arresti e un nuovo scandalo nella sanità Lombarda. "Voglio chiarire tutto quanto prima e difendermi dalle accuse", fa sapere nel frattempo il padre della riforma Maroni, finito in carcere a Monza. Questa mattina verrà ascoltato dal gip del capoluogo brianzolo Emanuela Corbetta, come il suo braccio destro Mario Longo, anche lui arrestato martedì scorso. Verrà interrogata a Milano, invece, Maria Paola Canegrati, la "zarina" delle cliniche odontoiatriche lombarde.

I 15 mila euro trovati nella soffitta di Rizzi sarebbero una parte di una tangente di 50 mila, versata in due tranche dalla Canegrati al politico leghista e al suo braccio destro Mario Longo attraverso l'emissione di false fatture. E non sarebbero gli unici soldi che l'imprenditrice ha dato a Rizzi e Longo per ottenere i favori del Pirellone. Canegrati avrebbe anche pagato la campagna elettorale dell'ex senatore del Carroccio per le Regionali le 2013. A Rizzi e Longo sarebbero poi arrivati 5 mila euro mensili, tramite la società Spectre, di cui sono socie le loro compagne, finite entrambe ai domiciliari. "Con i grossi affari mi ci pago il mutuo", spiegava Rizzi al telefono con la compagna Lidia Pagani. Non solo.
L'ennesima occasione di lucrare il politico e il suo portaborse la trovano anche sfruttando i fondi che la Regione Lombardia ha investito in un ospedale pediatrico nella regione di Goya, in Brasile, per il quale il Pirellone, affare dal quale, dicono, dovrebbero ricavare 2 milioni di euro.

E Longo non si fa scappare nemmeno il ruolo di coordinatore  del progetto per le dentiere degli anziani lombardi. "S'è fatto fare questo progetto dentiere pazienti anziani – lo fulmina la Canegrati – 'el ciapa utantamila euro l'anne' (prende 80mila euro l'anno) per non fare un c… Lo tengo altro che buono, più buono di così… Lui prende i soldi e io lavoro".
Cifre e operazioni sarebbero state messi nero su bianco su un "pizzino" che Longo avrebbe consegnato al commercialista di fiducia. Longo alla Canegrati spiega che il professionista è al corrente dei "loro accordi". "Tu li hai scritti su un pizzino – le dice – e gliel'ho lasciato lì".