Roma, 30 dic. (LaPresse) – Sono 67 gli arresti e 485 le denunce per adescamento di minori online, produzione, diffusione e commercializzazione online di materiale pedopornografico nel corso del 2015: è il bilancio dell’attività della polizia postale nel corso dell’anno. Per il crescente fenomeno dell’adescamento online di minori, si segnala che nel corso dell’anno 2015 sono state 221 le denunce ricevute dagli uffici della specialità. Dalle complesse operazioni di prevenzione è scaturita una assidua attività di monitoraggio della rete che ha visto coinvolti ben 17.283 siti internet, di cui 1.819 inseriti in black list.
Nel 2015 il C.N.A.I.P.I.C. – Centro Nazionale Anticrimine per la Protezione delle Infrastrutture Critiche ha gestito complessivamente 13.500 monitoraggi della rete che hanno riguardato infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale (pubbliche e private). In particolare, la sala operativa si è occupata di 633 attacchi informatici nei confronti di servizi internet relativi a siti istituzionali e infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale; 987 alert diramati per vulnerabilità riscontrate su sistemi informatici/telematici o per minacce nei confronti degli stessi; 85 richieste di cooperazione nell’ambito del circuito ‘high tech crime emergency’. Sono 55 indagini avviate nel periodo in esame per un totale di 24 persone denunciate e l’arresto di altre 2.
Per quanto riguarda il financial cybercrime, negli ultimi anni la società ha assistito ad un grosso incremento del mercato digitale. Ciò ha rappresentato delle grosse opportunità per gli operatori economici, ma ha anche attirato fortemente gli interessi criminali di singoli e gruppi organizzati. Crimini di nuova accezione, quali il phishing o la clonazione logica di carte di credito o debito, realizzati tramite furti massivi di identità digitali, non sono che la manifestazione più apparente di gravi e ricorrenti aggressioni su larga scala. La polizia postale può contare sulla piattaforma OF2CEN (On line Fraud Cyber Centre and Expert Network) per l’analisi e il contrasto avanzato delle frodi del settore. Nell’anno 2015, proprio grazie alla piattaforma in questione, la Specialità ha potuto bloccare alla fonte una elevata quantità di somme illecitamente sottratte (65.870.825,63 euro ) e recuperare 2.734.269,31 euro della residuale parte relativa ai bonifici già disposti.
Nel settore del cyberterrorismo gli investigatori della polizia postale e delle Comunicazioni hanno, insieme ad altri organi di polizia e di intelligence, operato nella prevenzione ed il contrasto ai fenomeni di eversione e terrorismo, sia a livello nazionale che internazionale, attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica. Nell’ultimo anno, la strategia mediatica messa in campo dalle organizzazioni terroristiche di matrice religiosa islamista ha indotto la postale ad introdurre un costante monitoraggio della rete per individuare forme di proselitismo e segnali precoci di radicalizzazione in rete, ma anche iniziative di natura razzista, xenofoba, sessuofobica, o comunque ispirate a reati di odio.Sono 6.612 i siti oscurati sono 11.833 spazi web monitorati.