Roma, 15 dic. (LaPresse) – L’inquinamento che ormai da settimane interessa le città italiane – spiega il Centro Epson Meteo – è la conseguenza più preoccupante di questa ormai cronica condizione di alta pressione. L’anticiclone domina la scena e, secondo gli ultimi aggiornamenti, sembra poco interessato a togliere il disturbo. All’orizzonte, infatti, non sono previste piogge o nevicate significative, che avrebbero il merito di ridurre il livello di inquinanti presente nell’aria e porre fine al prolungato periodo di siccità che stanno vivendo alcune zone della nostra Penisola. Milano non è mai scesa sotto la soglia limite dal 25 novembre. I livelli di PM10 si sono mantenuti sopra il livello limite – pari a 50 µg/m3 – per la nostra salute per molti giorni consecutivi in Valpadana: ad esempio, a Milano è da 20 giorni che non si scende sotto i 50 µg/m3.

Come confermano i dati dell’Arpa Lombardia gli unici giorni in cui i valori hanno rispettato il limite stabilito per legge sono stati il 1 novembre e i giorni dal 21 al 24 novembre, in corrispondenza dell’arrivo di aria artica marittima sulla nostra Penisola. Per il resto il dominante regime di alta pressione ha favorito il ristagno di inquinanti e smog sui bassi strati dell’atmosfera rendendo la qualità dell’aria pessima nelle grandi città specie in Pianura Padana. A causa del persistere sull’Italia della struttura anticiclonica e, di conseguenza, della stabilità atmosferica, si prevede che lo smog nelle pianure del Nord rimarrà elevato anche nel corso dei prossimi giorni.

Secondo i dati dell’Arpa Lombardia, nella giornata di ieri, 14 dicembre, il PM10 a Gallarate e Como è stato addirittura due volte più elevato rispetto al limite per la nostra salute. A Milano si sono raggiunti 90 µg/m3, a Bergamo 84 µg/m3 e a Brescia 79 µg/m3. Anche nella Capitale l’inquinamento persiste ormai da molti giorni. Negli ultimi 17 giorni si contano sulle dita di una mano i giorni in cui il livello di PM10 è sceso al di sotto della soglia dei 50 µg/m3: più precisamente dal 28 novembre ad oggi sono 15 i giorni in cui si registrano valori superiori alla soglia nelle stazioni dell’Arpa Lazio di Cinecittà e Roma Tiburtina e, a spezzare questa preoccupante sequenza, una pausa di 2 giorni, il 10 e l’11 dicembre.

L’Arpa Lazio ha rilevato nella giornata di ieri, 14 dicembre, valori davvero elevati di PM10 a Cassino e Ceccano, rispettivamente 135 µg/m3 e 133 µg/m3. A Colleferro 97 µg/m3, mentre nella Capitale le polveri sottili hanno raggiunto concentrazioni medie giornaliere di 65 µg/m3 a Cinecittà e 61 µg/m3 nella stazione di Roma Tiburtina.

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