Scienziato francese: Sotto la ‘Gioconda’ altro ritratto di donna

Londra (Regno Unito), 9 dic. (LaPresse/EFE) – Uno scienziato francese, Pascal Cotte, sostiene di avere scoperto l’esistenza di un ritratto sotto la superficie della ‘Gioconda’ di Leondardo da Vinci grazie a una nuova tecnologia. Lo riporta la Bbc, spiegando che l’esperto ha dedicato oltre 10 anni ad analizzare il dipinto. La ricostruzione che ha compiuto mostrerebbe l’esistenza, sotto alla celebre ‘Monna Lisa’ di Leonardo, del ritratto di una modella che guarda di lato. La Bbc riporta che il Louvre di Parigi, dove è esposta la famosa opera, si è rifiutato di commentare queste dichiarazioni. Si ritiene che Leonardo da Vinci abbia lavorato al capolavoro fra il 1503 e il 1517 mentre lavorava a Firenze, e poi in Francia.

IL DIBATTITO SULL’IDENTITA’ DELLA DONNA-. Nel grande dibattito sull’indentità della Monna Lisa, per secoli si è creduto che si trattasse di Lisa Gherardini, moglie di un commerciante di seta fiorentino. Cotte spiega invece che la sua scoperta sfida questa teoria, perché ritiene che l’immagine ricostruita sotto la superficie del quadro sia la Lisa originaria di Leondardo e invece il ritratto conosciuto come ‘Monna Lisa’ sia un’altra donna. Lo scienziato è cofondatore della società Lumière Technology di Parigi e ha ottenuto dal Louvre il permesso per fare analisi sul dipinto nel 2004.

È pioniere di una tecnica chiamata Metodo di amplificazione di Capas (Lam è la sigla in inglese), che ha impiegato anche per l’analisi della Gioconda. Il processo consiste nel proiettare una serie di luci intense sulla pittura. Una videocamera prende le misure dei riflessi delle luci, a partire dalle quali si riesce a ricostruire cosa ci sia sotto gli strati di colore. Per oltre mezzo secolo la ‘Gioconda’ è stata sottoposta a diverse analisi scientifiche, con tecniche come le ispezioni a raggi infrarossi o la scansione multispettrale. Tuttavia Cotte ha assicurato che la sua tecnica Lam riesce ad andare più a fondo nell’analisi ddella pittura. “Adesso possimo pelare come una cipolla tutti gli strati del quatro”, ha detto, aggiungendo che il trattamento permette di “ricostruire tutta la cronologia” della creazione dell’opera.