Napoli, 9 dic. (LaPresse) – Sono ritenuti responsabili di estorsione ed usura con l’aggravante del metodo mafioso. Sono dieci gli indagati nelle provincie di Caserta e Frosinone, affiliati al clan Belforte, raggiunti questa mattina da un’ordinanza di custodia cautelare dopo le indagini fatte dai carabinieri di Maddaloni, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
L’operazione ha consentito, tra l’altro, di accertare come gli indagati procedessero a richieste estorsive anche nei confronti di due truffatori, obbligandoli a versare mensilmente parte dei guadagni illeciti.
L’indagine trae origine dal duplice arresto di aprile, eseguito a carico di due soggetti accusati di aver compiuto condotte di tentata estorsione ai danni di una ditta impegnata nella realizzazione di canali per l’installazione delle fibre ottiche nel comune di Maddaloni ed altri limitrofi. Le investigazioni, condotte da aprile ad agosto, hanno consentito di acclarare l’attività estorsiva ed usuraia. E’ stato inoltre accertato come gli indagati concedessero a famiglie indigenti prestiti con tassi di interesse variabili tra il 20% e il 50% mensile. Durante le stesse indagini è stata delineata la condotta del titolare di una rivendita di caffè nei confronti di un concorrente, al quale aveva tentato di imporre l’esclusività della distribuzione del proprio prodotto a Maddaloni.