Roma nel caos e disagi tra sciopero dei mezzi, metro ferme e targhe alterne

Di Alessandra Lemme

Roma, 4 dic. (LaPresse) – Strade intasate, metropolitane ferme e grandi disagi per i cittadini di Roma, dove stamane al blocco parziale della circolazione delle auto si è aggiunto lo sciopero dei mezzi. “Ultimi treni utili in partenza dai capolinea”: con questo messaggio, poco prima delle 9 l’azienda del trasporto pubblico romano (Atac) annuncia via Twitter l’imminente chiusura delle linee A, B e B1 della metropolitana per la protesta di quattro ore indetto dal sindacato Cambia-menti. Ferma dalle 8.30 anche la linea Roma-Lido che collega la città con il litorale, rallentamenti e cancellazioni sul resto della mobilità pubblica.

Ad aggravare i disagi c’è l’ordinanza emanata dal Campidoglio che, per problemi di smog, vieta la circolazione, nella cosiddetta ‘fascia verde’, alle auto con targa dispari dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. A ciò si aggiunge il blocco di tutti i veicoli più inquinanti. Dall’insieme di proteste e divieti esce fuori un venerdì di strade intasate, con cittadini in molti cassi letteralmente impossibilitati a muoversi. Il tutto quando mancano quattro giorni all’apertura della Porta Santa che sancirà l’inizio del Giubileo a Roma, con l’arrivo, solo l’8 di dicembre, di un numero di fedeli che, secondo la prefettura, potrebbe aggirarsi tra le 50 e le 100mila persone.

In città si creano lunghe code dalla Magliana, alla Cassia e la Prenestina e la metropolitana riapre solo alle 14, un’ora e mezzo dopo la fine dello sciopero. Sui social, in particolare sul profilo dell’azienda del trasporto pubblico (Atac), si scatenano le polemiche degli utenti dei mezzi: “Come sempre gestione penosa”, scrive qualcuno su Twitter. “Rispetto zero per gli utenti… cosa diremo ai pellegrini?”, si chiede qualcun’altro. “Non vi darò manco più mezzo euro di abbonamento”, aggiunge uno dei centinaia di passeggeri fermi in attesa di bus e metro.

Non mancano le polemiche anche sul fronte politico: “Non siamo contrari al blocco del traffico, ma crediamo anche che la decisione sulle targhe alterne poteva essere tranquillamente rimandata – scrive in una nota il deputato Pd Marco Miccoli -. Roma è in tilt: genera dunque sconcerto la decisione del commissario Tronca di non revocare le targhe alterne nonostante lo sciopero dei mezzi confermato per tutta la mattina. Se la stessa situazione si fosse verificata con l’ex sindaco Ignazio Marino sarebbe stato sicuramente massacrato…”.