Roma, 4 dic. (LaPresse) – Il decreto legge per la cessione dei complessi aziendali del gruppo Ilva prevede che i criteri per l’aggiudicazione siano valutati anche in riferimento ai profili di rilevanza ambientale; la valutazione dei beni possa essere effettuata, oltre che da società finanziarie, anche da società di consulenza aziendale; le procedure di trasferimento a terzi siano completate entro il 30 giugno 2016; il trasferimento assicuri la discontinuità, anche economica, della gestione da parte del soggetto aggiudicatario. E’ quanto fa sapere palazzo Chigi in una nota.
Per consentire il processo di cessione, e garantire nel contempo le esigenze di tutela dell’ambiente, il decreto stanzia 300 milioni di euro a favore dell’amministrazione straordinaria dell’Ilva. Chi rileverà il gruppo dovrà rimborsare allo Stato l’importo erogato e non ancora restituito maggiorato degli interessi. Altre norme riguardano il pagamento dei debiti prededucibili contratti dall’amministrazione straordinaria allo scopo di garantire la tutela dell’ambiente, della salute e dell’occupazione. Viene poi fatta chiarezza sui termini succedutisi in varie disposizioni normative fissando al 31 dicembre 2016 il termine unico per le autorizzazioni e per la realizzazione del piano contenente misure e attività ambientali e sanitarie. È prevista infine una procedura per la revisione del piano delle misure di attività di tutela ambientale e sanitaria in relazione al piano industriale che sarà presentato dal soggetto aggiudicatario dei complessi aziendali Ilva.