Milano, 1 dic. (LaPresse) – Si è svolta ieri l’udienza del tribunale di Firenze che dovrà decidere, nelle prossime ore, se concedere i domiciliari a Padre Graziano. Il frate, accusato di aver ucciso Guerrina Piscaglia, è in carcere da oltre 200 giorni. “Quando un sacerdote non testimonia la verità è un falso e non fa l’opera di Dio. Tutti i sacerdoti devono portare un segno nell’abbigliamento religioso che ricorda che non si è di sé stessi ma di Dio: un crocifisso, un abito monastico. Non dobbiamo vergognarci della nostra immagine”, dice don Antonio Coluccia nello studio di Rai1 de ‘La vita in diretta’ in merito all’abbigliamento da frate indossato ieri da Padre Graziano in aula. “Questo fatto è inquietante: tutti noi possiamo sbagliare, ma lo sbaglio più grande è quando diventiamo schiavi del peccato. Un prete non può essere omertoso, un prete deve collaborare con le istituzioni e con le forze dell’ordine”, continua il religioso.