di Alessandra Lemme
Roma, 1 dic. (LaPresse) – Almeno sei donne sono state infettate dal virus dell’Hiv, da un uomo, di 30 anni, che pur essendo consapevole di essere sieropositivo chiedeva loro rapporti non protetti. E’ successo a Roma tra il 2006 e il 2014. Nessuna delle vittime sapeva quanto rischiava perché a nessuna l’uomo aveva detto delle sue condizioni di salute. Valentino T., questi il nome e l’iniziale del cognome dell’uomo finito in manette con l’accusa di lesioni gravissime, chiedeva a tutte di non usare il profilattico, per provare maggior piacere durante i rapporti, e loro, incoscienti, lo accontentavano. Le conosceva, dopo il lavoro da impiegato, su internet attraverso social network o chat finalizzate a incontri erotici.
Valentino sapeva fin dal 2006, quando si era sottoposto a un test hiv, di essere sieropositivo, ma ha continuato ad avere rapporti, occasionali e non, sempre senza protezioni. Non si sottoponeva a terapia retrovirale, teneva nascosta la sua condizione, infettava chi lo amava: così, senza mai un ripensamento, per otto anni ha fatto del male a una parte delle persone che gli erano vicine.
L’indagine, portata avanti dalla sezione di polizia giudiziaria del tribunale di Roma a seguito della denuncia di una delle vittime, è durata otto mesi. Dopo aver sentito da alcuni amici in comune che l’uomo era sieropositivo, la donna lo ha incalzato chiedendo di sapere la verità. Di lì è partita la prima denuncia e la scoperta che il giovane, un impiegato romano, aveva avuto decine di rapporti non protetti con molte donne tra il 2006 e il 2014. Nel corso delle indagini, grazie alla collaborazione delle vittime, gli inquirenti sono riusciti a trovare almeno otto delle ragazze che avevano avuto relazioni con lui: tutte giovani tra i 22 e i 30 anni, sei delle quali hanno saputo solo di recente di essere sieropositive. Con alcune di loro Valentino aveva avuto relazioni durate anni, senza mai confidare la verità.
La vicenda di Valentino e delle sue vittime viene pubblicata proprio nel giorno in cui, in Italia e nel mondo si celebra la giornata mondiale per la lotta contro l’Aids. In Italia ogni 100mila abitanti sei scoprono di essere sieropositivi. Anche se nella cura della malattia si sono fatti enormi passi in avanti, l’Aids resta un male inguaribile e rimane alto il numero di persone infettate dal virus hiv ogni anno.
In Italia la fascia di età più colpita è proprio quella dei giovani di 25-29 anni con 15,6 nuovi casi ogni 100mila persone.