Anziani e vaccini, continua la campagna di sensibilizzazione HappyAgeing

Torino, 26 nov. (LaPresse) – Anziani e vaccini, un rapporto delicato, soprattuto a causa dei rischi in cui la popolazione over 65 potrebbe incorrere in caso di una mancata vaccinazione. I nemici? Dalla semplice influenza alle temibili polmoniti batteriche.

Proprio per informare e sensibilizzare sul tema, è ancora attiva fino a fine novembre (lo è stata da ottobre) la campagna “VACCI, VACCI, VACCI …A VACCINARTI!”, una sempplice ed efficace esortazione che fa da slogan alla prima grande campagna di sensibilizzazione lanciata da HappyAgeing, l’Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo (www.happyageing.it).

La Campagna si rivolge in modo particolare agli over 65 che rappresentano la parte di popolazione più a rischio per le complicanze del virus dell’influenza e, in particolare, delle polmoniti batteriche provocate dallo pneumococco. Lo scopo dell’Alleanza HappyAgeing è contribuire al raggiungimento di migliori condizioni di salute per gli over 60, partendo con questa specifica campagna – visto anche il periodo autunnale – dai temi della prevenzione e della vaccinazione. Un’azione che è stata ispirata anche dalla Commissione Europea che pone per il 2020 il traguardo dell’allungamento di 2 anni della vita in salute dei cittadini, indicando le vaccinazioni come uno dei cinque pilastri – quello più efficace già nel breve periodo – per mantenersi in salute e al riparo da patologie evitabili.

“Siamo in presenza di un’autentica emergenza silenziosa di salute” evidenzia il professor Michele Conversano, presidente di HappyAgeing. “Ogni anno, in Italia, sono migliaia i decessi per complicanze da influenza, quasi tutti tra gli anziani e per complicanze broncopolmonari di origine batterica. Se si combinasse la vaccinazione antinfluenzale al vaccino antipneumococcico, si potrebbe arrivare a ridurre il numero di decessi fino anche del 60%”.

Universalmente sostenute, dalla comunità scientifica internazionale, le politiche vaccinali sono uno straordinario strumento di sostenibilità dei Servizi Sanitari per abbattere il silenzioso numero delle morti evitabili, allungando così gli anni di vita in salute. Con un riutilizzo di risorse sugli attuali costi sanitari in ospedalizzazione e cure – solo in Italia stimato intorno ai 500mln di euro -, insostenibili nel prossimo futuro quando – secondo Eurostat – nel 2050 il 28,6 della popolazione europea, quasi un cittadino su tre, avrà più di 65 anni.

HappyAgeing – Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, nasce nel 2014 per promuovere nel nostro Paese politiche e iniziative volte a tutelare la salute dell’anziano e a sviluppare le indicazioni della Commissione europea sul fronte dell’invecchiamento attivo. L’iniziativa nasce per rispondere alle indicazioni della Commissione europea che, con partnership per l’innovazione sul tema “invecchiare rimanendo attivi e in buona salute”, ha inteso stimolare il mondo scientifico, della società civile e delle istituzioni a rivolgere una maggiore attenzione sui temi del progressivo invecchiamento della popolazione europea e delle dinamiche socioeconomiche e culturali ad esso connesse. Il nucleo fondativo dell’Alleanza HappyAgeing si compone della Società Italiana di Igiene, la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia, la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, i sindacati FNP CISL, SPI CGIL e UIL Pensionati, la Federazione Anziani e Pensionati ACLI e Federsanità ANCI. Dal 2015 HappyAgeing è stata cooptata dall’International Federation of Ageing, come membro onorario.