Milano, 23 nov. (LaPresse) -Il giudice monocratico di Milano Lorella Trovato ha assolto il calciatore brasiliano Kakà dall’accusa di evasione fiscale per 2 milioni di euro “perché il fatto non sussiste”. Kakà, difeso dall’avvocato Daniele Ripamonti, era accusato di aver creato uno “schermo” societario per nascondere “i proventi derivanti dallo sfruttamento della sua immagine”. Kakà aveva già saldato il proprio debito con l’Erario, versando 2 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate. Oggi il giudice, accogliendo la richiesta della Procura, ha deciso di assolvere il calciatore.