Milano, 17 nov. (LaPresse) – Il giorno della sparizione dell’imprenditore Mario Bozzoli, scomparso a Marcheno (Brescia) a ottobre, Giuseppe Ghirardini, l’operaio dipendente di Bozzoli poi trovato morto, ha visto una fumata strana nel forno della fonderia ed è stato costretto a stare a lavoro un’ora e mezzo in più per ripristinarne il funzionamento. Lo ha raccontato Roberto, un amico di Giuseppe Ghirardini, a Pomeriggio 5 di Barbara d’Urso su Canale 5.
In casa di Ghirardini, racconta Roberto, c’era il ferro da stiro pronto per essere utilizzato, e Giuseppe aspettava con trepidazione l’arrivo del figlio: secondo l’amico e la famiglia dell’operaio la tesi del suicidio quindi non reggerebbe. I forni della fonderia, intanto, sono stati spenti, per consentire la ricerca di resti dell’imprenditore che potrebbero dunque confermarne la morte.