Messina, 7 nov. (LaPresse) – E’ stato riparato il bypass che collega l’acquedotto dell’Alcantara con quello di Fiumefreddo, danneggiato ieri da una frana. Lo conferma a LaPresse il sindaco di Messina, Renato Accorinti. L’intervento è stato eseguito da Siciliacque. “L’acqua ora c’è ma è razionalizzata: a disposizione ci sono i 300 litri dall’acquedotto dell’Alcantara – ha spiegato il primo cittadino – al lavoro c’è il gruppo della protezione civile. Chiaramente però va risolto il problema”.
“Parlare del ponte ora mi inorridisce: è un’opera inutile, devastante, e costosa”, ha detto il sindaco a proposito del progetto rilanciare ieri da Renzi. “Lo stretto di Messina è un patrimonio dell’umanità – spiega il primo cittadino – abbiamo tutte le potenzialità di un territorio bello e meraviglioso, ma quando i turisti vengono qui spostarsi è un disastro. E non è certo colpa nostra. Le opere come le autostrade, gli acquedotti, le ferrovie sono responsabilità dei governi, non dei comuni o delle regioni. A noi non ci hanno dato le cose essenziali per vivere”, conclude.
“La situazione che viviamo noi qui è inimmaginabile per il Centronord. Il problema non è solo l’acqua, ma anche le infrastrutture”, ha lamentato Accorinti. “Il governo, i governi avrebbero dovuto fare in tanto tempo un lavoro più equo: quando lasci il Sud senza infrastrutture non si può sviluppare, e non per incapacità sua, ma perché manca l’essenziale”, spiega. “Non abbiamo porti, aeroporti, abbiamo le autostrade che cadono a pezzi. L’altro giorno – racconta – andando a Bologna ho visto le autostrade a 4 corsie. Tra Messina e Catania abbiamo 70 chilometri di autostrada a due corsie interrotti in 12 punti, ci crollano le montagne e il traffico è interrotto”, si sfoga. “Tra Roma e Milano ci si mettono due ore e mezza con l’alta velocità ferroviaria, noi qui abbiamo la linea peggiore di tutte”.
“Bisogna mettere mano al Sud con la voglia di cambiare la situazione. Noi abbiamo voglia di lavorare quanto o più degli altri. Noi siamo andati a lavorare dovunque, come oggi fanno i migranti, ma oggi non siamo messi nelle condizioni di crescere”.
E conclude: “Io a testa alta difenderò i diritti di tutti i cittadini. Investimenti – sottolinea – finora non ne abbiamo visti. La nostra dignità non è in vendita, non mi interessa il tubo riparato ora: va fatta giustizia nei confronti di tutto il Sud. Se ce la fa il Sud riparte l’Italia”.