Vaticano, Papa: Il cristiano non chiude le porte a nessuno

Città del Vaticano, 5 nov. (LaPresse) – Il cristiano include, non chiude le porte a nessuno, anche se questo provoca resistenze. Chi esclude, perché si crede migliore, genera conflitti e divisioni e ne renderà conto un giorno davanti al tribunale di Dio. E’ il messaggio, ripreso da Radio Vaticana, di Papa Francesco nella Messa del mattino a Casa Santa Marta.

“Non è facile includere la gente – osserva Papa Francesco – perché c’è resistenza, c’è quell’atteggiamento selettivo”. Per questo Gesù racconta due parabole: quella della pecorella smarrita e della donna che perde una moneta. Sia il pastore che la donna fanno di tutto per ritrovare ciò che hanno perduto. E quando ci riescono sono pieni di gioia: “Sono pieni di gioia perché hanno trovato quello che era perso e vanno dai vicini, dagli amici perché sono tanto felici: ‘Ho trovato, ho incluso’. Questo è l’includere di Dio, contro l’esclusione di quello che giudica, che caccia via la gente, le persone.

“E’ la dialettica fra esclusione e inclusione. Dio ci ha inclusi tutti nella salvezza – dice il Pontefice -, tutti. Questo è l’inizio. Noi con le nostre debolezze, con i nostri peccati, con le nostre invidie, gelosie, sempre abbiamo quest’atteggiamento di escludere che può finire nelle guerre”.

“Gesù – afferma Papa Francesco – fa come il Padre che lo ha inviato per salvarci, ci cerca per includerci, per essere una famiglia. Pensiamo un po’ e almeno, almeno, facciamo il nostro piccolo, non giudichiamo mai”.

“Se io escludo – conclude Bergoglio – sarò un giorno davanti al tribunale di Dio e dovrò rendere conto di me stesso. Chiediamo la grazia di essere uomini e donne che includono sempre, nella misura della sana prudenza, ma sempre. Non chiudere le porte a nessuno, sempre col cuore aperto”.