Roma, 30 ott. (LaPresse) – A pesare sul carrello della spesa sono soprattutto i prezzi della verdura che crescono del 16,3 per cento a ottobre e contribuiscono a far salire l’inflazione con i prezzi dei prodotti alimentari che sono cresciuti dell’1,8 per cento, sei volte la media generale dello 0,3 per cento. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che sottolinea che, sulla base dei dati Istat, i compensi corrisposti agli agricoltori non coprono ormai neppure i costi di produzione, per molti prodotti.

Un trend di crescita sulle tavole che – denuncia in una nota Coldiretti – non si trasferisce però agli agricoltori ai quali sono riconosciuti compensi inadeguati, dal latte alla carne. Tra gli alimentari aumenta su base annua anche l’olio d’oliva (+9,4%) che è – continua la Coldiretti – una componente fondamentale della dieta mediterranea. A far registrare rincari ci sono anche i molluschi freschi (+4,6%), la frutta fresca (+5,8%) e il prezzo del pesce fresco di mare di pescata diminuisce (+2,4%). A incidere sull’inflazione è certamente l’aumento della spesa delle famiglie italiane in alimenti e bevande che ha invertito la rotta e torna ad aumentare dopo sette anni di riduzione consecutiva e si prevede a fine anno uno 0,3 per cento di crescita cumulata nei dodici mesi, secondo le elaborazioni Coldiretti sulla base delle previsioni Ismea-Nielsen relative al 2015.

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