Università, Giannini: Sos calo studenti e remunerazione ricercatori

Milano, 26 ott. (LaPresse) – “Il sistema italiano della conoscenza esiste. Ne conosciamo forze e debolezze”. Così il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, all’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Milano, cui partecipa anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. In merito alle debolezze, “queste ultime in gran parte sono superabili” secondo Giannini, mentre sul fronte dei punti di forza della nostra università, il ministro segnala che “nel primo anno di erogazione dei fondi per la ricerca del programma Horizon 2020, il 9% dei fondi totali sono andati all’Italia, circa 3200 euro a ricercatore: veniamo solo dopo Belgio e Olanda”.

Giannini poi sottolinea come “dobbiamo abbattere gli ostacoli, per liberare tutte le potenzialità del sistema della ricerca italiana”. Due sono le emergenze per Giannini: “La prima emergenza riguarda la perdita di capitale umano. In 10 anni abbiamo perso 70mila immatricolati, l’8% del totale, ed un altro 18% che lascia dopo un anno. C’è poi il calo del 10% di docenti e ricercatori”. In merito “la priorità è fare di più e meglio per il diritto alla studio, fornendo una continuità che in passato non è sempre stata garantita, selezionando i migliori studenti in Italia e all’Estero” per Giannini.

In tal senso “le 500 nuove cattedre in Legge di Stabilità, sono un primo segnale” per il ministro, che sottolinea poi una “seconda emergenza, che è la remunerazione di ricercatori e docenti”. “Nessuno ha voluto o saputo risolvere questo problema”, Giannini “quindi chiediamo una delega per superare questo problema, se siamo tutti pronti”.