Reggio Calabria, 15 ott. (LaPresse) – La polizia di Stato italiana, in collaborazione con gli organismi costaricensi, ha arrestato ieri, tra le 13 e le 18 (ora italiana), in Costa Rica, 7 costaricensi e cubani, responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dalla transnazionalità. L’operazione è stata ribattezzata ‘Columbus 2’, in quanto rappresenta un nuovo segmento investigativo dell’inchiesta ‘Columbus’ che lo scorso maggio aveva portato all’esecuzione di 13 provvedimenti restrittivi in Italia e negli Stati Uniti, nei confronti di un sodalizio ritenuto legato alla ‘Ndrangheta ionico-reggina. Il sodalizio era gestito da Gregorio Gigliotti, il ristoratore calabrese residente nel Queens a New York, considerato broker internazionale dedito al traffico di cocaina tra Costarica, Stati Uniti e Italia.
‘Columbus 2’, indagine promossa dalla direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria e sviluppata anche grazia a rogatorie con gli organismi giudiziari di Costa Rica e Stati Uniti, ha consentito di identificare gli esponenti di un cartello criminale costaricense legato a Gigliotti e coinvolto nel traffico internazionale di oltre 3,2 tonnellate di cocaina, sequestrati nel corso delle indagini in Olanda, Belgio, Spagna e Stati Uniti. Le indagini hanno ricostruito l’organigramma e la struttura organizzativa dell’organizzazione, e le rotte del narcotraffico, permettendo di qualificare i rapporti tra esponenti della ‘Ndrangheta e trafficanti attivi nel Centro America, in contatto con narcos colombiani.
L’Autorità giudiziaria di Reggio Calabria ha emesso, inoltre, 3 provvedimenti restrittivi nei confronti di Gregorio Gigliotti, della moglie e del figlio (tuttora detenuti a New York), per cui verranno attivate le procedure per la richiesta di estradizione. Il ristoratore calabrese aveva da tempo attivato un canale internazionale per l’approvvigionamento di cocaina, avvalendosi del sostegno logistico e operativo di personaggi residenti in Costa Rica, individuto grazie all’analisi delle trasferte e dei movimenti aerei effettuati dall’uomo e dai suoi familiari dagli Stati Uniti verso San Josè, capitale della Costa Rica, a più riprese tra il 2012 e il 2014, con soggiorni di breve durata.