Cosenza, 12 ott. (LaPresse) – Svolta nelle indagini del piccolo Cocò (Nicola Capolongo), il bimbo di tre anni ucciso e poi bruciato assieme al nonno e alla compagna di quest’ultimo nelle campagne di Cassano Ionio il 19 gennaio del 2014. I carabinieri del Ros hanno notificato in carcere, dove si trovavano detenuti per altra causa, il provvedimento di arresto a Cosimo Donato e Faustino Campilongo, due esponenti dei clan della zona di Sibari, accusati di triplice omicidio e distruzione di cadaveri. Oltre al Cocò, nell’agguato erano stati uccisi il nonno, Giuseppe Iannicelli e la compagna Touss Ibtissam e i corpi erano stati rinvenuti carbonizzati all’interno di un’autovettura dopo essere stati uccisi con l’esplosione di diversi colpi di pistola. L’efferato omicidio del piccolo aveva suscitato l’attenzione di papa Francesco, che gli aveva rivolto un pensiero e una preghiera in occasione dell’Angelus in piazza San Pietro, il 26 gennaio 2014.
Le indagini dei carabinieri, oltre a ricostruire il triplice omicidio sin dalle sue fasi preparatorie, hanno consentito di individuare il movente, documentare la sua connotazione tipicamente mafiosa ed evidenziare le dinamiche criminali insistenti nel territorio della Sibaritide. I particolari dell’operazione sono stati resi noti nella conferenza stampa, presieduta dal procuratore nazionale antimafia, svoltasi presso la sede del comando provinciale carabinieri di Cosenza. Dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Catanzaro emerge come Giuseppe Iannacone usasse il nipote Cocò e la ragazza marocchina come ‘scudi’. Inoltre, il bimbo conosceva bene i suoi assassini: “Il piccolo Cocò conosceva molto bene Cosimo Donato, la di lui moglie, Panzetta, Eleonora Donato figlia di Cosimo”, si legge nell’ordinanza.
ALFANO: LO AVEVAMO PROMESSO. “Catturati presunti responsabili dell’omicidio del piccolo Cocò. Lo avevamo promesso, ci siamo impegnati, ci siamo riusciti. Lo #StatoVince”. Lo scrive su Twitter il ministro dell’Interno Angelino Alfano commentando l’arresto, a Cosenza, di due uomini ritenuti i killer del bimbo, del nonno e della compagna marocchina di quest’ultimo.
Catturati presunti responsabili dell’omicidio del piccolo #Cocò. Lo avevamo promesso, ci siamo impegnati, ci siamo riusciti. Lo #StatoVince
— Angelino Alfano (@angealfa) 12 Ottobre 2015