Turismo, sostenibilità: tour operator per chi non paga pizzo

Intervista di Maria Elena Ribezzo

Napoli, 2 ott. (LaPresse) – Sostenibilità nel turismo significa anche aiutare chi ogni giorno resiste alla criminalità organizzata e cerca di sopravvivere nel Mezzogiorno d’Italia. Al secondo giorno di lavori degli Stati generali del Turismo sostenibile in corso al Museo ferroviario di Pietrarsa, nel napoletano, LaPresse ha parlato con Dario Riccobono, presidente di ‘Addio Pizzo travel’, cooperativa e tour operator palermitana che organizza itinerari turistici servendosi di strutture ricettive che si rifiutano di pagare il pizzo in Sicilia.

D. Come nasce il progetto?

R. “Nasce sulla scia dell’associazione ‘Addio pizzo’, che si occupa di anti racket e consumo critico antimafia. Noi riportiamo questa esperienza anche al settore turistico: organizziamo dei tour in Sicilia appoggiandoci a fornitori, compagnie di trasporto, ristoranti, pizzerie, strutture ricettive certificate da ‘Addio pizzo’, che non pagano il pizzo e hanno una storia di resistenza alla mafia. Nei nostri viaggi proviamo a raccontare la bellezza della nostra terra, a farla conoscere direttamente, rifacendoci al concetto di bellezza di cui parlava Peppino Impastato: bisogna educare la gente alla bellezza e noi per bellezza intendiamo anche quelle storie di resistenza alla mafia. Vogliamo far conoscere i paesaggi, la cucina, il mare che la nostra terra può vantare, ma anche quelle storie di persone che hanno un legame profondo con il territorio.

D. Lo ha chiesto ieri il ministro della Cultura Dario Franceschini: che l’Italia diventi un museo diffuso e non vengano sponsorizzati solo i grandi centri, ma anche i patrimoni artistico-culturali meno conosciuti…

R. Questo è proprio uno degli obiettivi che ci poniamo da tempo: scoprire i piccoli centri, le nuove realtà, ma anche le associazioni minori che si impegnano per la difesa del territorio ogni giorno e diventano sentinelle in una terra in cui lo Stato non è molto presente, motivo per cui la mafia è diventata tanto potente. L’impegno delle realtà associative è diventato un presidio di legalità e difesa del territorio.

D.Progetti per il futuro?

R. Speriamo di crescere, allargarci, arrivare a sempre più gente. Le scuole sono il nostro target principale, ma anche i turisti stranieri sono molto interessati alla nostra proposta. L’obiettivo è quello di riuscire a dare un’offerta che riguardi tutto il Mezzogiorno, legare diverse storie come quelle di Addio Pizzo Travel in Sicilia. Ora stiamo lavorando a un percorso sui luoghi del cinema e della letteratura. La Sicilia ci dà diversi spunti, da Johnny Stecchino a Montalbano: provare a ragionare su un percorso che possa mostrare le bellezze della nostra terra e raccontarle come è stato fatto in tantissime opere artistiche e letterarie.