Bologna, 29 set. (LaPresse) – Ogni anno enti e agenzie educative di riconosciuta professionalità, competenza e imparzialità, redigono le liste delle migliori università al mondo. Queste vengono formulate seguendo criteri che prendono in esame gli elementi centrali della mission di ciascuna istituzione educativa, ovvero: insegnamento, ricerca e trasferimento delle conoscenze – questi tre indicatori sono molto importanti perché da soli coprono il 90% della valutazione complessiva; prospettive internazionali – per la parte percentuale rimanente.
All’interno di questi macro gruppi, vengono utilizzati tredici sotto- indicatori di prestazione ed è dal confronto tra di essi che si stilano elenchi che siano il più possibile bilanciati, coerenti, affidabili. Ogni anno questi elenchi vengono consultati ed utilizzati da studenti, accademici, dirigenti universitari, industrie e governi di tutto il mondo. E’ importante sottolineare che un’università che non offre corsi per studenti del primo ciclo, oppure che offre un unico, limitato corso di laurea, o la cui produzione di lavori e materiale legato alla ricerca non superi i 200 articoli all’anno per cinque anni consecutivi, è esclusa da qualsiasi valutazione o ranking internazionale.
THE TOP TEN, OVVERO LE PRIME DIECI UNIVERSITÁ AL MONDO. Dall’analisi dei dati del 2015 che definiscono quelle che sono le migliori 500 università al mondo, si evince quanto segue: sebbene la Cina continui a migliorare le sue prestazioni nel riconoscimento delle qualità dei suoi atenei – 32 università sul totale di quelle elencate – ed il Giappone mantenga una posizione stabile con 18 Istituzioni delle quali sette tra le prime duecento classificate, sono Stati Uniti ed Europa che dominano la classifica. Gli Stati Uniti in particolare strappano più della metà delle posizioni migliori: cinquantuno università tra le prime cento classificate.
Ecco le prime dieci: Harvard, per il tredicesimo anno consecutivo è la prima indiscussa dell’elenco. Ad essa, seguono Stanford, the Massachusetts Institute of Technology, the University of California, Berkeley, the University of Cambridge, Princeton University, the California Institute of Technology, Columbia University, The University of Chicago, e the University of Oxford.
UN’ANALISI ACCURATA PER COMPRENDERE MEGLIO. Vediamo ora di scendere nello specifico. L’insegnamento e l’ambiente in cui questi è impartito è il primo indicatore. Tiene conto del rapporto docente/numero di studenti all’interno dell’università, del rapporto lauree triennali/dottorati di ricerca che l’istituzione riconosce ogni anno, ed anche del rapporto dottorati conseguibili/numero di docenti in essi impiegato. Dentro i campus, gli studenti sono costantemente a contatto tra loro e con i professori e il confronto tra le matricole e chi sta per completare il ciclo universitario non può che stimolare nei giovani interessi e curiosità che si potranno in seguito tradurre in idee e spunti innovativi.
La ricerca è un altro indicatore efficace per stabilire il ranking di un’istituzione. Tiene conto della quantità di lavoro e studi effettuati in relazione al personale impiegato. Assumono anche importanza le pubblicazioni e le riviste accademiche prodotte in relazione alle dimensioni totali dell’istituto universitario.
La ricerca può essere influenzata da scelte politiche nazionali o da fattori economici contingenti. Il ruolo che una università assume nella diffusione delle nuove conoscenze ed idee è un altro indicatore chiave. Si tratta di valutare quanto una istituzione viene citata a livello nazionale ed internazionale, quanto il mondo accademico ne condivida le scoperte ed idee, e quanto queste possano influenzarlo.
INNOVAZIONE E PROSPETTIVE INTERNAZIONALI: L’ INDICATORE CHE STRIZZA UN OCCHIO AGLI STUDENTI INTERNAZIONALI. Le diversità presenti nei campus e il livello a cui il personale accademico collabora con i colleghi di altri paesi su progetti internazionali fornisce l’immagine di quanto una istituzione accademica sia conosciuta e di quali siano le sue prospettive di sviluppo.
La capacità da parte di un’università o un campus di attrarre da tutto il globo studenti del primo livello o laureati interessati al Master, è la chiave del successo. Questo fattore viene misurato attraverso il rapporto esistente tra il numero di studenti nazionali ed internazionali.
Questa è una delle ragioni centrali che spinge le università Americane, ogni anno, a stanziare dei fondi per garantire delle borse di studio agli studenti internazionali onde permettere loro di ridurre i costi. Le rette, infatti, sono abbastanza alte e questo è dovuto al fatto che oltre alla docenza bisogna aggiungere anche le spese di vitto ed alloggio.
Le università più conosciute, le famose Top Ten, non han bisogno di attrarre gli studenti internazionali perché ricevono richieste da tutto il mondo. Il loro problema è piuttosto il contrario. Per tale ragione l’ammissione richiede il possesso di livelli di eccellenza e non sempre è garantita. Sicuramente è meglio affidarsi al supporto di agenzie riconosciute e in grado di affiancare lo studente nelle difficile fase di presentazione della domanda.
IL RUOLE DELLE AGENZIE. Sono presenti sul territorio dei vari stati Europei agenzie a cui i giovani che vogliono studiare negli Stati Uniti possono rivolgersi. Mondo Insieme con la sua sede a Bologna, in Italia, aiuta gli studenti interessati a preparare la domanda di ammissione alle università americane più conosciute e famose al mondo attraverso la formula Top Schools del programma Campus USA. Il servizio più richiesto, tuttavia, Mondo Insieme lo fornisce attraverso la formula Accademica dello stesso programma, che garantisce l’ottenimento di una borsa di studio. Sono molti gli istituti universitari statunitensi che, in conformità con le dinamiche del mondo accademico internazionale, stanziano borse di studio e arricchiscono in tal modo il loro potenziale umano con la presenza di studenti provenienti da tutto il mondo.
I giovani interessati possono ben valutare la possibilità di accostarsi ad un sistema educativo completamente diverso e che molto ha fatto e molto fa per essere coerente con le richieste del mercato del lavoro moderno e la necessità di insegnare alle nuove generazioni a diventare cittadini del mondo.