Milano, 30 ago. (LaPresse) – “L’accorgimento più importante quando si va a raccogliere funghi è aver paura di aver raccolto un fungo velenoso. E quindi bisogna farlo identificare sempre dagli esperti. Non azzardarsi a utilizzare e consumare funghi che sono stati raccolti senza prima farli visionare. Tutti gli anni abbiamo dei pazienti che vanno incontro a gravi intossicazioni proprio perché pensano di aver raccolto il fungo nello stesso luogo, aver consumato sempre quello e aver identificato quel fungo come commestibile ma di fatto mangiano funghi pericolosi”. Lo ha spiegato la dottoressa Franca Davanzo del Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano nell’ambito dell’appuntamento ‘Funghi belli da vedere ma…’ organizzato dal ministero della Salute a Expo. La dottoressa ha spiegato ai ragazzi perché è fondamentale conoscere bene i funghi per poterne apprezzare la bellezza ed evitare di mangiarne di pericolosi e velenosi.
“L’altra cosa da fare – aggiunge l’esperta – è prestare bene attenzione a quando compaiono dei sintomi dopo aver mangiato dei funghi. Più precoci sono i sintomi, meno pericoloso è il fungo. Quindi vuol dire che se i sintomi compaiono entro le prime sei ore il fungo solitamente non è così pericoloso rispetto a funghi che cominciano a dare traccia della loro tossicità dopo le sei ore dall’ingestione”.