Bari, 22 ago. (LaPresse) – La polizia di Stato di Palermo ha arrestato sei cittadini egiziani, scafisti di una imbarcazione che trasportava centinaia di migranti, andata alla deriva in acque internazionali, lo scorso 19 agosto. I migranti, una volta tratti in salvo e fatti sbarcare a Palermo, hanno reso dichiarazioni che, oltre a denunciare le responsabilità degli scafisti e descrivere le condizioni di salute e di pericolo durante la traversata, hanno permesso di scoprire che gli scafisti hanno tenuto decine di donne e bambini chiusi a chiave sotto coperta. Questi ultimi sarebbero stati fatti uscire all’aria aperta soltanto dopo che i parenti uomini hanno pagato altro denaro, in qualità di ‘riscatto’.
A bordo del barcone c’erano in totale 432 migranti. Di questi 359 sono stati fatti sbarcare a Palermo dalla nave della capitaneria di porto Ubaldo Diciotti. La vedetta italiana ha sottratto alla morte gli stranieri (siriani, egiziani, palestinesi, iracheni, etiopi, eritrei, somali, e sudanesi), a 160 miglia nautiche ad est di Capo Passero, poichè l’imbarcazione a bordo della quale erano stipati stava irrimediabilmente imbarcando acqua. Una settantina di passeggeri sono stati, invece, fatti sbarcare a Taranto. Complessivamente, quindi, i passeggeri trasbordati sull’imbarcazione andata alla deriva erano 432, compresi i 6 scafisti.
Si è appreso che i migranti, tra i quali 56 minori e 60 donne, sono partiti dall’Egitto e non dalla Libia, a fronte del pagamento di 2000 dollari, cadauno. I migranti hanno raccontato di essere stati stipati su una imbarcazione che avrebbe potuto ospitare, al massimo, una trentina di persone. Molti di loro, hanno raccontato, sono stati percossi durante il tragitto e parte dei 432, donne e bambini compresi, sono stati costretti sotto coperta con il portellone chiuso.
Tra le audizioni della Squadra Mobile anche quella di parecchi passeggeri-migranti che in patria sono ingegneri e marittimi: costoro, durante le fasi della partenza da Alessandria d’Egitto hanno intuito che il barcone non avrebbe retto il peso di tante persone quante volevano imbarcarne gli scafisti. Con una protesta hanno evitato che un altro centinaio di persone fossero fatte salire su quella imbarcazione, e che quindi il numero totale dei migranti potesse arrivare a circa 550.