Perugia, 14 ago. (LaPresse) – Restano gravi le condizioni dei tre ustionati coinvolti ieri nell’esplosione di una palazzina a Colombella, periferia di Perugia. I tre sono stai trasferiti ieri pomeriggio nei centri di Milano, Pisa e Cesena. Le condizioni più critiche, come ribadisce l’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera di Perugia in una nota, sono quelle di una delle tre donne rimaste vittima dello scoppio della bombola di gas, ustionata sull’80% della superficie corporea. A tenersi in contatto con i vari centri grandi ustionati è il direttore di Dermatologia Luca Stingeni, che questa mattina assieme al dottor Leonardo Bianchi ha proceduto alla valutazione delle condizioni degli altri feriti.
Come previsto è stata trasferita con una autoambulanza del 118 al Sant’Eugenio di Roma la donna di 73 anni, che è stata stabilizzata e monitorata per 24 ore. La donna presenta “una vasta ustione di terzo grado profonda ai due terzi del dorso, oltre a ustioni di secondo eterzo grado degli arti superiori e inferiori, per un totale di superficie ustionata pari al 25%”, come viene precisato dal stesso direttore della struttura di dermatologia.
Il quadro clinico dei due feriti tutt’ora ricoverati al Santa Maria della Misericordia viene definito soddisfacente dai sanitari. L’uomo di 49 anni presenta ustioni di secondo e terzo grado al volto, arto superiore sinistro, tronco e arti inferiori per un totale del 25% della superficie cutanea. “L’arto inferiore destro presenta ustioni profonde e soprattutto per quest’ultimo aspetto – sottolinea Stingeni – verrà valutata nell’arco delle prossime 24-48 ore la necessità di trasferire anche questo paziente in un centro grandi ustionati”. La situazione decisamente meno preoccupante riguarda il paziente di 74 anni, che presenta ustioni più lievi e per una estensione inferiore al 20% della superficie corporea”.