Il Papa: L’orrore di Hiroshima perenne monito contro la guerra

Città del Vaticano, 9 ago. (LaPresse) – “La gente lo cerca e lo ascolta, perché è rimasta entusiasta del miracolo. Vogliono farlo re; ma quando Gesù afferma che il vero pane, donato da Dio, è Lui stesso, molti si scandalizzano non capiscono”. Lo ha detto Papa Francesco prima di recitare l’Angelus in piazza San Pietro.

La fede “è una relazione: la relazione tra la persona umana, tutti noi, e la persona di Gesù”. ha continuato Papa Francesco prima di recitare l’Angelus in piazza San Pietro. “Non basta – ha aggiunto – incontrare Gesù per credere in Lui, non basta leggere la Bibbia, il Vangelo; quello è importante ma non basta. Non basta nemmeno assistere a un miracolo… Tante persone sono state a stretto contatto con Gesù e non gli hanno creduto, anzi, lo hanno anche disprezzato e condannato”.

“Questo – ha proseguito – è accaduto perché il loro cuore era chiuso all’azione dello Spirito di Dio. E se hai il cuore chiuso la fede non entra. Siamo noi ad aprire il nostro cuore o a chiuderlo”.

“Invece la fede – ha detto- che è come un seme nel profondo del cuore, sboccia quando ci lasciamo attirare dal Padre verso Gesù, e andiamo a Lui con animo aperto, senza pregiudizi; allora riconosciamo nel suo volto il volto di Dio e nelle sue parole la Parola di Dio, perché lo Spirito Santo ci ha fatto entrare nella relazione d’amore e di vita che c’è tra Gesù e Dio Padre”.

“Colei che ha vissuto questa esperienza in modo esemplare – ha continuato il Pontefice – è la vergine di Nazaret, Maria: la prima persona umana che ha creduto in Dio accogliendo la carne di Gesù. Impariamo da llei, nostra madre, la gioia e la gratitudine per il dono della fede. Un dono che non è privato ma da condividere: è per la vita del mondo”.

HIROSHIMA E NAGASAKI- “Settant’anni fa, il 6 e il 9 agosto del 1945, avvennero i tremendi bombardamenti atomici su Hiroshima e Nagasaki. A distanza di tanto tempo, questo tragico evento suscita ancora orrore e repulsione”. Lo ha detto Papa Francesco dopo la recita dell’Angelus in piazza San Pietro.

Lo sganciamento delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki “è diventato il simbolo dello smisurato potere distruttivo dell’uomo quando fa un uso distorto dei progressi della scienza e della tecnica, e costituisce un monito perenne all’umanità, affinché ripudi per sempre la guerra e bandisca le armi nucleari e ogni arma di distruzione di massa. Lo ha detto Papa Francesco dopo la recita dell’Angelus in piazza San Pietro.“Questa triste ricorrenza – ha proseguito – ci chiama soprattutto a pregare e a impegnarci per la pace, per diffondere nel mondo un’etica di fraternità e un clima di serena convivenza tra i popoli. Da ogni terra si levi un’unica voce: no alla guerra e alla violenza e sì al dialogo e alla pace”. “Con la guerra sempre si perde. L’unico modo di vincere una guerra è non farla”. Lo ha detto Papa Francesco dopo aver recitato l’Angelus in piazza San Pietro.