Milano, 7 ago. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in moderato ribasso una seduta trascorsa quasi sempre sulla linea della parità. L’attenzione del mercato è stata tutta rivolta ai dati di luglio sul mercato del lavoro: il saldo delle buste paga nei settori non agricoli (non-farm payrolls) ha evidenziato un incremento superiore alle 200 mila unità attestandosi a 215 mila unità. Nonostante il dato sia inferiore ai 231 mila nuovi posti del mese precedente (dato rivisto da 223 mila) e alle 225 mila unità del consenso, si tratta di un risultato sostanzialmente positivo. In questo contesto, l’ipotesi del primo incremento del costo del denaro dal 2006 nel corso del meeting della Federal Reserve in calendario per il 16-17 settembre guadagna inevitabilmente consensi. In scia all’andamento negativo di Wall Street, Piazza Affari ha chiuso con un ribasso dello 0,44% a 23.705 punti.
Banche sotto i riflettori dopo i conti. Mps (+8,77% a 1,97 euro) è volata all’indomani della semestrale che ha sancito il ritorno all’utile. La banca senese ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con profitti pari a 193,6 milioni di euro, in deciso miglioramento rispetto alla perdita di 353 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Il secondo trimestre è andato in archivio con un utile di 193,6 milioni. A livello patrimoniale, dopo l’aumento di capitale da 3 miliardi di euro, il Common Equity Tier si attestato al 10,7%, oltre il 10,2% richiesto dalla Bce. Reduce dai conti anche Bpm che ha chiuso con un rialzo dello 0,50% a 0,995 euro. Ubi Banca (-1,41% a 7,29 euro) ha annunciato oggi un utile nel primo semestre pari a 124,4 milioni di euro, in crescita del 17,2% rispetto ai 106,2 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Al netto delle poste non ricorrenti l’utile è di 136 milioni di euro, il miglior risultato semestrale dal 2008.
Titoli ‘oil’ in recupero dopo la debolezza delle ultime settimane. Gli acquisti hanno premiato soprattutto Tenaris (+4,01% a 11,66 euro) che ieri aveva pagato un secondo trimestre chiuso con un utile netto pari a 72 milioni di dollari, in deciso calo rispetto ai 420 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono scivolati del 30% a 1,87 miliardi.
Bene anche Eni che ha guadagnato lo 0,74% a 16,13 euro. Tra i peggiori di seduta Mediaset, che ha perso il 4,19% a 4,472 euro, e Unipolsai (-4,33% a 2,25 euro), che ha chiuso il primo semestre con un utile in crescita del 27,4% a 455 milioni, ma la raccolta diretta assicurativa è scesa a 7,28 miliardi.
Dopo una settimana sotto i riflettori Telecom Italia (-0,90% a 1,21 euro) ha annunciato di aver chiuso il primo semestre con un utile netto pari a 29 milioni di euro rispetto ai 543 milioni dello stesso periodo del 2014. Sul risultato hanno pesato oneri non ricorrenti per 399 milioni. Sotto pressione anche la marginalità con l’Ebitda che si è attestato a 3,63 miliardi (erano 4,34 miliardi nel primo semestre del 2014) e i ricavi che sono scesi del 4,3% a 10,09 miliardi.