Chi era Giovanni Conso, presidente emerito della Corte costituzionale

Roma, 3 ago. (LaPresse) – Giovanni Conso, scomparso oggi a Roma, era nato a Torino il 23 marzo 1922. E’ stato presidente della Corte costituzionale tra l’ottobre del 1990 e il febbraio del 1991. Ministro di Grazia e giustizia nei governi Amato e Ciampi (1993-1994), fu a capo della commissione ministeriale per la revisione del Codice di procedura penale. Nel giugno 1998 fu designato dall’Assemblea Onu a presiedere la Conferenza per l’istituzione del Tribunale penale internazionale. Ha insegnato Diritto processuale penale in diverse Università italiane, tra cui Urbino, Genova, Roma e Torino.

Da ministro della Giustizia, nel ’93 dispose la revoca del carcere duro per i mafiosi. Per questa misura, nel 2010 è stato chiamato a testimoniare nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Palermo sulla presunta trattativa tra Stato e mafia seguita alla stagione delle stragi. Da Guardasigilli, nel ’93 firmò insieme a Giuliano Amato il decreto di depenalizzazione del reato di finanziamento illecito dei partiti, che Oscar Luigi Scalfaro si rifiutò di firmare, criticato duramente dai magistrati di Milano.