Roma, bancarotta fraudolenta: nove persone arrestate

Roma, 30 lug. (LaPresse) – Nove persone sono state arrestate stamattina dalla guardia di finanza di Roma perché ritenute responsabili del fallimento di tre società, la ‘Ceramiche nel mondo’, la ‘Finteco’ e la ‘Trade Italia’, spogliate del patrimonio immobiliare ad esclusivo vantaggio della ‘Tomassini Mario’.

Nell’operazione sono stati sequestrati 7 fabbricati, di cui 2 capannoni ad uso commerciale, 3 terreni ed un’area edificabile, per complessivi 21.161 metri quadrati, riconducibili alle tre società fallite e distratti in pregiudizio dei creditori.

L’attività investigativa, coordinata dalla procura della Repubblica di Civitavecchia ha permesso di quantificare il patrimonio sottratto dagli amministratori delle tre società a favore della nuova nata in circa 7 milioni di euro. L’operazione è stata compiuta nella consapevolezza che gli ingenti debiti accumulati dalle tre aziende, quantificati dai militari della compagnia di Civitavecchia in oltre 23 milioni di euro, ne avrebbero certamente determinato il fallimento.

I locali erano stati abbandonati e la documentazione contabile nascosta per impedire di risalire alla destinazione delle rimanenze di magazzino e delle attrezzature aziendali. Per lo stesso motivo erano stati nominati nuovi amministratori, nient’altro che prestanomi incaricati di compiere gli atti gestionali necessari per la distrazione degli ingenti patrimoni aziendali assumendosene la paternità.

Il tempestivo intervento delle fiamme galle ha permesso alla procura della Repubblica di Civitavecchia di richiedere il fallimento d’ufficio delle tre società ed esercitare l’azione penale nei confronti dei nove responsabili, sottoposti, su ordine del gip del tribunale di Civitavecchia a misura cautelare personale, con il conseguente sequestro del patrimonio sottratto.