Barletta, 23 lug. (LaPresse) – La polizia di Stato ha eseguito, ieri a Barletta, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere verso tre persone ritenute responsabili, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti. I destinatari della misura, tutti con precedenti penali, sono due coniugi di origini barlettane e un 25enne, anche lui originario di Barletta. I provvedimenti cautelari sono nati dopo un’attività d’indagine supportata da una serie di riprese video. Con l’utilizzo di una microcamera è stato possibile scoprire l’attività di spaccio che veniva effettuata a casa dei coniugi Dellorco. Oltre a ricevere nella propria abitazione numerosissimi acquirenti, i due si erano avvalsi di Acquaviva che, come collaboratore, si occupava di spacciare la cocaina nel centro storico di Barletta negli orari in cui la ‘movida’ era più intensa. Dai controlli effettuati in circa due mesi, supportati con riprese video, è stato possibile rilevare oltre 900 accessi nell’abitazione.
Le forze dell’ordine, tra le tante persone che accedevano in casa dei due coniugi, sono riuscite a individuare dei noti tossicodipendenti. Le visite, in media, non duravano più di 30 secondi, tempo indispensabile per avere la dose. Il 25enne, fermato dopo essere uscito da casa dei coniugi, è stato trovato in possesso di 20 dosi di cocaina e di due telefoni cellulari, utilizzato dal 25enne per ricevere gli ordini della droga. Durante i due mesi d’indagine, supponendo che gran parte dei contatti avuti tra i coniugi e gli acquirenti si siano limitati alla cessione di una sola dose, anche in considerazione dei soggetti filmati e dei riscontri effettuati, la polizia ha stimato che l’attività illegale possa avere prodotto un profitto di circa 25-30 mila euro. I tre indagati, dopo le formalità di rito, sono stati accompagnati nel carcere di Trani, dove sono a disposizione dell’autorità giudiziaria.