Vanno allo Stato i beni dell’avvocato accusato di collusione con i Casalesi

Napoli, 21 lug. (LaPresse) – Confisca di beni per 8 milioni di euro nei confronti dell’avvocato Michele Santonastaso ad opera del personale del Centro Operativo Dia di Napoli e del Comando Provinciale Carabinieri di Caserta. Il provvedimento di confisca beni e consistenze economiche è stato emesso ai sensi della normativa antimafia dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Sezione Misure di Prevenzione.

Contestualmente, la Questura di Caserta, ha sottoposto l’avvocato anche alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di quattro anni, irrogata dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).

Già a dicembre del 2011 il Tribunale di S.M. Capua Vetere, aveva emesso nei confronti di Santonastaso un decreto di sequestro beni, di cui quello odierno rappresenta la naturale continuazione, consistenti, complessivamente, in 1 società, 1 quota societaria, 15 fabbricati, 9 terreni, 3 autoveicoli e 1 motoveicolo, e che interessava le province di Caserta e Foggia, nonché i rapporti finanziari in capo allo stesso, ai suoi familiari ed alle società ad essi riconducibili.

Lo stesso Santonastaso, 54 anni, nell’ambito di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, era già stato tratto in arresto dalla DIA di Napoli nel settembre 2010 per i delitti di corruzione, falsa perizia e concorso in falsa testimonianza, tutti aggravati per aver di volta in volta agevolato il clan dei casalesi – fazione Bidognetti, il clan Cimmino ed il clan La Torre. Era poi stato tratto in arresto dai militari del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei carabinieri di Caserta, nel gennaio 2011, per i delitti di associazione per delinquere di stampo camorristico, corruzione in atti giudiziari, induzione a non rendere dichiarazioni all’autorità giudiziaria, aggravati dall’aver agevolato il clan dei casalesi – fazione Bidognetti. Con il provvedimento odierno è stata disposta la confisca di numerosi beni tra cui rapporti finanziari, beni immobili nel territorio di Caserta, Napoli e Rodi Garganico (FG), quote societarie ed alcune autovetture, per un valore complessivo di oltre 8 milioni di euro.