di Luca Rossi
Rho Pero (Milano), 21 lug. (LaPresse) – Mirko Damasco e Alessio Baghin, formatori dell’associazione Salvamento Academy, hanno tenuto oggi pomeriggio nel ‘Vivaio Scuole’ di Palazzo Italia a Expo un incontro dal titolo ‘Manovre di disostruzione per evitare il soffocamento da cibo’. L’iniziativa è stata organizzata dal ministero della Salute. “Un bambino ogni dieci giorni in Italia – avvertono – muore soffocato per ostruzione delle vie aree mentre mangia o gioca. Questa è la terza causa di mortalità per i più piccoli dopo gli incidenti e l’annegamento. Sono cinquantamila i soffocamenti in Europa” per cui i bimbi rischiano di perdere la vita. Un problema gravissimo, ma bastano piccole accortezze per evitare il peggio. Il primo consiglio è rivolto ai genitori, ai ristoratori e alle mense scolastiche. Damasco e Baghin ricordano che non bisogna servire cibi in forma rotonda ai bambini (wurstel, pomodorini o mozzarelline). Basta, invece, tagliuzzarli per permettere ai più piccoli di evitare il soffocamento. La prevenzione, come spesso succede quando si parla di salute, diventa fondamentale.
Ma come comportarsi in caso di ostruzione totale delle vie aree. Se si tratta di un lattante (0-1 anno) cosciente, ecco che cosa fare. Se il lattante non riesce più a piangere, tossisce debolmente e la respirazione diventa difficoltosa, occorre prenderlo in braccio e stringere con una mano la parte ossea della mandibola. Poi bisogna sedersi e porre il lattante a faccia in giù sul proprio avambraccio sostenendogli bene il capo, appoggiato sulla coscia. Allora, con il palmo della mano libera serve eseguire cinque colpi sulla schiena tra le scapole. Dopodiché ruotare il piccolo sul dorso facendo attenzione a sostenere sempre il capo; eseguire cinque compressioni sul torace con due dita profonde circa quattro centimetri. Infine, ripetere la sequenza di cinque colpi sulla schiena e altrettante sul torace finché il corpo estraneo non esce o il piccolo riprende a respirare o piangere o finché non perdere conoscenza.
Se l’ostruzione delle vie aree riguarda, invece, il lattante incosciente, bisogna adagiare il piccolo in posizione supina su una superficie rigida, possibilmente sollevata da terra, e chiedere aiuto a voce alta. Se qualcuno risponde alla richiesta, chiedere di chiamare il 118. Poi fare delle manovre di rianimazione cardio-polmonare, iniziando dalle compressioni toraciche. E non solo: dopo trenta compressioni toraciche, prima di fare due ventilazioni bocca-bocca/naso, controllare nella bocca e rimuovere il corpo estraneo solo se è ben visibile. E, ancora, bisognerebbe riprendere la rianimazione cardio-polmonare fino all’arrivo del soccorso medico d’emergenza 118. Un’operazione molto simile se il caso riguarda un bimbo più grande.
In caso, inoltre, di ostruzione parziale delle vie aree del bambino cosciente (da 1 a 12-13 anni) ecco come agire. Se il piccolo è in grado di respirare, parlare, tossire con forza e piangere, non serve eseguire manovre di disostruzione. Basta tranquillizzarlo e incoraggiarlo a tossire. Poi occorre mettersi in piedi o in ginocchio dietro il bambino, circondargli i fianchi con entrambe le braccia. Con il pugno chiuso e l’altra mano che lo afferra sopra, effettuare a questo punto delle decise compressioni verso di sé e verso l’alto nell’addome del bambino. Infine, occorre esercitare sotto il diaframma una pressione che spinge verso l’alto l’aria residua e determinare un ‘colpo di tosse artificiale’ che potrebbe rimuovere il corpo estraneo. Perché è possibile salvare la vita ai nostri figli.