Brescia, 13 lug. (LaPresse) – La polizia di Brescia ha espulso dal territorio italiano e rimpatriato, con volo da Linate, un cittadino albanese di 38 anni ritenuto dalla Digos bresciana responsabile di reclutamento di foreign fighters e arrestato lo scorso 25 marzo. L’uomo venerdì è stato scarcerato dal Tribunale del Riesame. Ritenuto socialmente pericoloso è stato rimpatriato coattivamente a Tirana.
La vicenda aveva avuto un primo esito importante nel mese di marzo quando, dopo indagini condotte anche all’estero e durate oltre un anno, nell’ambito dell’operazione della Digos bresciana ‘Balcan Connection‘ erano emersi a carico del 38enne indizi di colpevolezza in merito all’arruolamento con finalità di terrorismo internazionale che hanno indotto la Procura bresciana a chiedere e ottenere 4 ordini di custodia cautelare per un gruppo di reclutatori jihadisti. Le imputazioni a carico dell’uomo contemplano il tentativo di arruolamento nello Stato islamico di un giovane tunisino, naturalizzato italiano, attualmente sottoposto alla misura della sorveglianza speciale da parte del Tribunale di Como. E’ ritenuto inoltre responsabile di aver reclutato in passato un cittadino marocchino di Vobarno (Brescia), partito per combattere in Siria. Il provvedimento di espulsione vieterà al 38enne di poter accedere all’area Schengen almeno per i prossimi 5 anni.