Roma, 1 lug. (LaPresse) – I provvedimenti che hanno portato all’arresto dei maghrebini, Ahmed Masseoudi amministratore e coordinatore delle attività del sito, Abderrahim El Khalfi, addetto a specifiche sezioni del sito e alle spese di finanziamento e Mohammed Majene ideologo del forum e autore di documenti conosciuti tra i simpatizzanti di al-Qaida, pubblicati in altri siti jihadisti, come “al-Shumukh”, scaturiscono da approfondimenti investigativi fatti sul conto di Ahmed Massseoudi.
L’uomo, si è scoperto durante le indagini, era un visitatore di un sito di matrice jihadista denominato “Jarchive”, gestito da un cittadino degli emirati Arabi Uniti temporaneamente residente in Australia.
Le indagini, che si sono avvalse anche della collaborazione dell’Aisi, dell’Intelligence marocchina e dell’Fbi statunitense e hanno documentato come Masseoudi avesse successivamente aperto e amministrato un proprio sito web attivo nella propaganda dell’ideologia qaidista e nel proselitismo di aspiranti jihadisti.
E’ emerso anche come il cittadino tunisino avesse registrato con una società statunitense il dominio “i7ur.com”, acronimo arabo di “Ashak al-Hur”, in italiano “Amanti delle vergini”, denominazione fortemente simbolica, in quanto le Hur sono le vergini assegnate in Paradiso ai martiri morti in battaglia.
L’indagine dei Ros che ha portato all’arresto di due magrebini è la prima in Italia riguardante uno dei forum affiliati ad al-Qaida, creati a partire dalla prima metà degli anni 2000 da simpatizzanti dell’organizzazione fondata da Bin Laden, al fine di supportarne il programma terroristico.
Lo scopo di tali forum è di diffondere l’ideologia di al-Qaida allo scopo di formare nuovi proseliti, avviandoli ad un percorso di radicalizzazione che, nelle intenzioni di coloro che li gestiscono, dovrebbe concludersi con la decisione a partecipare attivamente alla jihad violenta, ad esempio arruolandosi in un’organizzazione terroristica, partendo per una delle zone di guerra, oppure compiendo autonomamente attentati nei Paesi occidentali.
Per questo il forum i7ur offriva ai propri visitatori una serie di contenuti, da quelli prettamente ideologici, quali video dei leader di al-Qaida o fatwe emesse da ulema affiliati all’organizzazione, a quelli più specificamente operativi, come testi apologetici del terrorismo, commenti inneggianti agli autori di attentati terroristici al fine di indurre il compimento di altri, sia in Occidente, sia nei Paesi musulmani i cui governi sono ritenuti “apostati”.
áAi navigatori che vi accedevano, veniva fornito anche il materiale didattico di addestramento al terrorismo, quali video e manuali sull’utilizzo di armi bianche e da fuoco e sulla produzione di sostanze chimiche venefiche, nonché istruzioni per sottrarsi al monitoraggio on-line delle Forze di Polizia.