Corteo NoTav in Valsusa: sequestrate mazze, maschere antigas e fumogeni

Torino, 29 giu. (LaPresse) – Ieri, nell’ambito della manifestazione No Tav che si è svolta in Val di Susa, il personale della Digos di Torino ha intercettato e fermato un furgone bianco utilizzato per diffondere slogan attraverso un apparato stereofonico e usato anche per prelevare e riporre del materiale utilizzato dai manifestanti per portare avanti le azioni di protesta.

All’interno del mezzo, le forze dell’ordine hanno ritrovato e sequestrato 10 zaini, 30 giacche impermeabili con cappuccio di colore nero, 15 maschere antigas, 20 filtri per maschere antigas, 15 maschere di Anonymous, 15 occhialini di protezione di vario genere, svariate confezioni di materiale pirotecnico (alcune piene, altre vuote, perché già utilizzate), 15 artifizi pirotecnici di IV categoria, marca ‘folgore’ (di vendita vietata), 20 segnalatori fumogeni, 10 fontane pirotecniche da lancio, scudi in plexigas, due mazze da muratore e numeroso altro materiale, nonché lo striscione di apertura del corteo con la scritta ‘La valle che resiste e non si arrende’.

Sul mezzo sono stati sorpresi e denunciati un noto attivista del centro sociale torinese Askatasuna (P.G. del 1976) e un esponente del comitato di lotta popolare contro l’alta velocità di Bussoleno (S.D. del 1981), entrambi pregiudicati per reati commessi in occasione di pubbliche manifestazioni. I partecipanti alla manifestazione, ritenuti responsabili di una serie di attacchi sferrati ieri contro le forze dell’ordine, erano circa cento. Vestiti di nero, con i volti coperti da passamontagna, cappucci e maschere antigas, protetti da scudi di plexiglas, si sarebbero prima dati appuntamento a Exilles e poi hanno raggiunto la zona vicina al varco 1 del cantiere di Chiomonte, area che, in base a un’ordinanza prefettizia e alle prescrizioni della questura, è stata vietata al passaggio di mezzi e persone.

Nel corso della manifestazione alcuni hanno iniziato a lanciare pietre, bottiglie, razzi e materiale pirotecnici contro le forze dell’ordine presenti ai varchi, riuscendo poi ad abbattere anche uno degli sbarramenti organizzati a ridosso dell’area di interesse strategico nazionale. Durante lo scontro è stato fermato un manifestante, P.E. del 1951, residente in valle di Susa, denunciato in concorso per i reati di resistenza e violenza aggravata a pubblico ufficiale, nonché per la violazione dell’ordinanza prefettizia. E’ stato inoltre denunciato a piede libero, per gli stessi reati, anche C.G.V. del 1951.